L’allarme
Massa, prende a calci due infermiere: 36enne finisce in carcere
È il primo ricorso nella provincia apuana alla nuova norma contro le aggressioni al personale sanitario
MASSA. È in carcere – così ha deciso il giudice, dopo l’arresto da parte della polizia di Stato – il 36enne che la scorsa settimana ha perso le staffe e ha preso a calci due infermiere del pronto soccorso dell’Ospedale delle Apuane. Il suo arresto segna il primo ricorso – nella provincia apuana – alla nuova normativa introdotta dal decreto legislativo 137/2024, che prevede la messa in opera di misure urgenti per contrastare le aggressioni violente ai professionisti e agli operatori della sanità: medici, infermieri, Oss, ausiliari dell’assistenza; la nuova norma tutela anche dal danneggiamento i beni destinati all’assistenza sanitaria.
L’aggressione
È il 25 novembre quando al pronto soccorso dell’Ospedale delle Apuane giunge un uomo poco più che trentenne. Dice di aver bevuto alcol, di aver consumato sostanze stupefacenti: e vuole del valium. Anzi, lo pretende, a tal punto che – dando in escandescenze – prende a calci due infermiere che lo hanno preso in consegna dal personale dell’ambulanza. Butta all’aria anche sedie nel suo vortice di violenza.
L’allarme
Dal pronto soccorso parte dunque una chiamata di emergenza al 112 con cui si segnala che un paziente – in evidente stato di alterazione – sta aggredendo il personale sanitario, provocando anche danneggiamenti all’interno dei locali. Al Noa giungono agenti dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico che per contenere l’uomo utilizzano la pistola a impulsi elettrici (il taser). Dopodiché viene identificato: ha 36 anni, è di origine magrebina, e non è in regola con il permesso di soggiorno; non solo: a suo carico ha già reati contro il patrimonio, la persona, le sostanze stupefacenti.
Fermato
Il 36enne viene dunque arrestato in flagranza di reato, anche alla luce della recente modifica normativa introdotta dal decreto legislativo 137/2024; l’episodio del pronto soccorso costituisce così la prima esecuzione nella provincia apuana dalla conversione di esso in legge; ne è seguito dunque il procedimento direttissimo, il giudice del Tribunale di Massa ha convalidato l’arresto e ha deciso per la misura della custodia cautelare in carcere, dove per ora il 36enne resta.