Truffa contributi Covid, arrestato ex dirigente della Massese: chi è e le accuse
L’uomo è accusato di aver presentato le domande (e ottenuto soldi) a nome di atleti e tecnici tesserati totalmente ignari. Altre sei persone risultano indagate
MASSA. La Guardia di Finanza ha arrestato Gian Maria Lertora, ex Ceo della Massese dal maggio del 2022 sino al maggio 2023, con l'ipotesi di reato di truffa nell'ambito dei contributi erogati a favore dei collaboratori sportivi durante il periodo la pandemia che ha visto fermarsi l'attività sportiva.
L'inchiesta "Un calcio al Covid" della procura di La Spezia, dove vive, ha messo sotto inchiesta altre sei persone indagate per sostituzione di persona, truffa aggravata e autoriciclaggio. Secondo la Finanza 88 domande di contributi, formalmente avanzate da atleti e tecnici tesserati con le società oggetto degli approfondimenti investigativi, sarebbero state inoltrate all'insaputa degli intestatari. Le somme erogate, pari a 350mila euro in tre anni, sarebbero poi state accreditate su conti correnti, anche esteri, intestati agli indagati che avrebbero prelevato in contanti o bonifici su altre posizioni finanziarie allo scopo di far perdere le tracce del denaro.