Il Tirreno

La vicenda

Carrara, anarchici condannati per le scritte a sostegno dei compagni a processo

di Giovanna Mezzana

	Uno degli striscioni della manifestazione del 12 agosto (che non ha nulla a che vedere con la condanna)
Uno degli striscioni della manifestazione del 12 agosto (che non ha nulla a che vedere con la condanna)

Imbrattarono i muri di vicolo del Duomo dopo l’inchiesta Scripta Scelera

24 settembre 2024
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CARRARA. Due militanti anarchici sono stati condannati ieri mattina – 23 settembre – a un mese e mezzo e a un mese di reclusione: la sentenza, del giudice Ermanno De Mattia, è giunta al termine di un’udienza pubblica che si è svolta in un’aula del Tribunale di Massa. Poco più di un anno fa i due militanti anarchici erano stati identificati dal personale della Uigos della polizia di Stato del Commissariato di Carrara e quindi denunciati per aver imbrattato i muri di un vicolo del centro-storico di Carrara con scritte a sostegno di compagni che erano rimasti impigliati nell’inchiesta condotta dalla Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo di Genova ribattezzata Scripta Scelera; essa aveva portato a nove misure cautelari per altrettanti anarchici frequentatori del circolo Gogliardo Fiaschi di via Ulivi.

La ricostruzione

È il pomeriggio del 12 agosto 2023 e le strade del centro-città sono invase da un corteo non autorizzato promosso dal movimento anarchico. Il serpentone arriva da piazza Gramsci dove si è appena svolta una manifestazione rossa e nera che chiede libertà per «i compagni» coinvolti nella maxi inchiesta al centro della quale era finita la rivista anarchica Bezmotivny-Senza Motivo, ideata, scritta e prodotta nel circolo di via Ulivi. Ad un certo punto il corteo giunge nella piazzetta delle Erbe. E i due anarchici, condannati ieri mattina, imbrattano i muri del vicolo del Duomo con le scritte: «Gino libero», «Liberi tutti»; l’appello è per i compagni che sono stati raggiunti dalle misure restrittive: all’epoca qualcuno aveva l’obbligo di firma, qualcuno l’obbligo di dimora, qualcuno era finito in carcere (poco meno di un mese fa sono state revocate le misure cautelari per quattro militanti anarchici, frequentatori del circolo Fiaschi di via Ulivi coinvolti nel processo in corso, con giudizio immediato, noto per essere una “costola” dell’inchiesta Scripta Scelera). Come è emerso nella fase dibattimentale, i due militanti erano stati identificati grazie a un’accurata indagine della Uigos della polizia di Stato del Commissariato di Carrara. Uno dei militanti è stato condannato a un anno e mezzo per aver materialmente imbrattato il muro con le scritte, l’altro per aver allontanato chi, nel corteo, non era d’accordo con quell’atto dimostrativo.

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