Carrarese, comincia il sogno: a Perugia il via ai playoff
Termina l’attesa, stasera la sfida d’andata, sabato il ritorno allo stadio dei Marmi. Chicco Lombardi, mito degli azzurri degli anni ’80: «I tifosi saranno l’uomo in più»
CARRARA. «Ogni tanto chiudevo gli occhi, mi smarcavo in campo, ho sfiorato in un paio di occasioni la rete, ho ricevuto i rimbrotti dei miei compagni in campo e soprattutto un paio di volte dall’omone dalla panchina (Corrado Orrico, ndr) e sapete a chi mi riferisco. Insomma, ero tutto beato quando improvvisamente un boato mi ha fatto di colpo aprire gli occhi e tornare sul divano: la Carrarese aveva segnato e tutto lo stadio è esploso di gioia e felicità. Mi sono emozionato e mi sono ritrovato nuovamente in campo, sommerso dall’abbraccio di tutta la squadra e dai componenti della panchina, proprio come 42 anni fa. Questo per dire ai ragazzi che indossano quella maglia oggi che hanno una grande fortuna ed è quella di essere amati dalla gente apuana: basta mettere il massimo sul campo perché saranno ricordati per sempre, proprio come noi di quella Carrarese. E adesso avanti tutta: il gioco si fa duro, proprio come il marmo, ecco perché quella gente è forte». Data e autore del post social – diventato poi virale tra i tifosi azzurri – non sono casuali: è arrivato dopo la vittoria di misura della Carrarese proprio sul Perugia a fine marzo scorso, nella regular season, allo stadio dei Marmi. La firma? Quella di uno dei simboli della Carrarese degli anni Ottanta, Enrico Lombardi.
«Sì, ve lo confermo, riga dopo riga a distanza di settimane: non è cambiato nulla…», ripete “Chicco” Lombardi alla vigilia del primo turno nazionale playoff con la sfida di Perugia (gara d’andata) in programma stasera (martedì 14 maggio) alle 20,30. La Carrarese ci arriva da miglior terza dei tre gironi della Serie C, ma anche dopo un girone di ritorno super e con una piazza dove sembra tornato l’entusiasmo del periodo targato da mister Silvio Baldini. A dimostrarlo il tam-tam delle giornate d’attesa, scandite dal conto alla rovescia per capire il primo avversario, la destinazione nella mappa disegnata dalla geografia dei playoff per la prima uscita. Ma non solo. A tradurre plasticamente la passione ecco l’allenamento a porte aperte di sabato scorso con oltre trecento tifosi in tribuna per incitare Della Latta e compagni.
«Cuore e coraggio»
«Ho visto alcune immagini dell’allenamento di sabato allo stadio: il vantaggio che hanno questi ragazzi è che hanno dietro la forza di persone che non mollano mai: diciamo che rappresentano un bel traino. Il calcio è cambiato – così come tanti altri aspetti della vita in questi quarant’anni –, mi appassiona meno, per varie ragioni, poi capito come sabato scorso su un video della Carrarese, dei tifosi, e allora mi sembra che la lancetta dell’orologio si sia fermata a quando ero giocatore – riflette Lombardi –. Vedo che c’è nuovamente grande entusiasmo: questa squadra, con il nuovo allenatore (Antonio Calabro), ha ritrovato feeling con la città ed è un aspetto importante», spiega ancora l’ex calciatore azzurro. E riprende proprio da lì: «Il cambio dell’allenatore ha sicuramente garantito qualcosa in più, ha consentito di avere maggiore coraggio, di non restare intrappolati nella logica dettata dalla paura di non perdere».
Campo, tifosi e territorio s’intrecciano nella riflessione: «Una piazza indimenticabile, al di là che lì ho raggiunto probabilmente il massimo rendimento. Vivo la città anche a distanza, seguo la squadra nonostante siano passati molti anni, però – ripeto –: quando ho visto le immagini dell’allenamento ho pensato che questa è una squadra “carrarina”…E credo che giocare in uno stadio importante come il Curi possa aiutare a tirare fuori il meglio. Ora, un po’ agitato, aspetto domani (stasera, ndr) per vedere la partita alla tv», conclude.
I numeri
Insomma, inizia stasera l’avventura spareggi per la Serie B; il ritorno sarà sabato – alle 20,30 – allo stadio dei Marmi che potrà ospitare 620 spettatori ospiti, ricordiamo, poco meno di duemila persone nel settore unico che è stato formato tra gradinata di casa e curva nord e quasi un migliaio per quanto riguarda la tribuna.