Il Tirreno

La segnalazione

Va ai bagni pubblici (chiusi) ed è multato: 50 euro


	Il cittadino multato documenta con foto che l’accesso ai bagni pubblici non ha segnali di divieto
Il cittadino multato documenta con foto che l’accesso ai bagni pubblici non ha segnali di divieto

La disavventura di un cittadino nella pineta davanti alla Imm. La segnalazione è arrivata anche al consigliere di opposizione Simone Caffaz

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CARRARA. Un bisogno fisiologico a caro prezzo: 50 euro di multa, per un cittadino della vicina Castelnuovo Magra che, nella sua passeggiata (aveva lasciato la macchina Marinella), arrivato all’altezza dei bagni pubblici della pinata di fronte a Carrarafiere, è entrato nell’area delle pinete ma ha trovato i bagni sbarrati; a quel punto ha approfittato di un albero, e non visto, ha fatto la pipì. All’uscita dalla pineta, una pattuglia della polizia municipale l’ha multato, perché c’è l’ordinanza in vigore: «Gli agenti sono stati gentili - spiega il cittadino castelnovese, ultrasettantenne - mi hanno spiegato che c’è un’ordinanza di divieto; ho replicato che io non la conoscevo, che non vi erano cartelli o indicazioni di divieto e che comunque avevo necessità impellente di andare ai bagni pubblici; già nel verbale ho scritto queste mie giustificazioni e farò ricorso contro la contravvenzione».

La segnalazione è arrivata anche al consigliere di opposizione Simone Caffaz, che osserva: «Sono stato io stesso a sollecitare in commissione un giro di vite sulle pinete, perché troppe persone vi entrano a fare picnic e si espongono a pericoli; nel caso specifico però trattandosi di una persona non giovane, e con un bisogno provato, credo che sarebbe stata auspicabile un po’ di elasticità; in ogni caso, credo che ci siano gli estremi perché la multa sia annullata. Il punto è che il divieto di accesso dovrebbe essere segnalato meglio, la stradina che porta ai bagni pubblici non è transennata e poi c’è il tema dei tempi: è passato oltre un mese dall’evento eccezionale, io stesso ho chiesto di dare precedenza alle attività economiche, ma appunto, se sulle pinete non si può ancora intervenire, almeno che si veda bene che sono inaccessibili e pericolose».

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