Il Tirreno

Stangata sul biglietto dell’autobus

di CInzia Chiappini
Un autobus
Un autobus

L’aumento scatta solo a Massa-Carrara dal 1° gennaio: da 1,2 a 1,4 euro per la tratta urbana (più 16,6 per cento)

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CARRARA. Aumenta il costo del titolo di viaggio per la tratta urbana del trasporto pubblico locale che a partire dal 1° gennaio passerà dagli attuali 1,20 euro a 1,40, cioé un aumento secco di oltre il 16% (16,6 per cento per la precisione). Lo annuncia Andrea Zavanella, presidente del Ctt Nord spiegando che il rincaro riguarda solo la zona di Massa-Carrara ed è il risultato della chiusura di un vecchio contenzioso tra azienda e Provincia.

Nei prossimi mesi però potrebbero arrivare nuovi rincari, che interesseranno un po' tutto il territorio affidato a Ctt. In questo caso però la nostra provincia godrebbe di un piccolo vantaggio. Mercoledì la conferenza unificata dei trasporti ha approvato le modifiche tariffarie previste dal contratto ponte che dovrebbe permettere alla Compagnia toscana trasporti di traguardare i prossimi due anni, in attesa della sentenza della Corte Europea sulla gara di affidamento del servizio. Se il piano sarà ratificato, il mese prossimo, ci sarà un ulteriore aumento del costo di biglietti e abbonamenti, che scatterà dal 1° luglio. Il "contratto ponte" prevede però anche sconti più vantaggiosi per studenti e redditi medio bassi.

I rincari. I biglietti per la tratta urbana saranno portati a 1,50 euro e anche il costo di abbonamenti mensili, trimestrali e annuali aumenteranno. Il titolo che dà diritto a viaggiare per un mese arriverà, ad esempio, a quota 35 euro. Quello annuale a 310 euro. E qui i passeggeri apuani avranno già capito che in realtà per la Provincia di Massa-Carrara si tratta di un "ribasso". «Il costo degli abbonamenti nel vostro territorio è sempre stato più alto rispetto alle altre province. Per questo da luglio per voi su questi titoli ci sarà in realtà una diminuzione dei costi» anticipa il presidente Zavanella. Oggi l'abbonamento mensile integrato per la rete Massa e Carrara costa 38 euro mentre con le nuove tariffe, dal primo luglio, sarà fissato a 35 euro. L’annuale e oggi costa 380 euro e scenderà di 70 euro. Un'anomalia dovuta al fatto che nella nostra provincia gli abbonamenti sono sempre stati più "salati": «Era un'eredità delle precedenti gestioni dovuta probabilmente al fatto che sulle linee apuane viaggiano meno passeggeri» aggiunge il presidente di Ctt. Ma a parte il ribasso speciale per i viaggiatori apuani, il contratto ponte prevede agevolazioni in più per tutti i passeggeri di Ctt. «Ci saranno sconti più importanti per gli studenti e per i redditi sotto i 36mila euro. Due opportunità queste ultime che saranno cumulabili. Il nostro obiettivo è avvantaggiare i viaggiatori fidelizzati anche se questo va a discapito di chi usa il bus solo occasionalmente» conclude Zavanella.

Da segnalare che alla riunione della conferenza unificata dei trasporti di mercoledì ha partecipato per la prima volta anche il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale. Il primo cittadino è stato protagonista di una singolare polemica: «Quando sono arrivato là, mi è stato detto che il comune di Carrara non ha diritto di voto, ma in quanto membro della conferenza non ne capisco le ragioni» ha detto il numero uno dell'amministrazione, rigettando al mittente l'etichetta di "membro di serie B" della conferenza. Non solo: secondo il resoconto di De Pasquale, all'ordine del giorno della seduta non ci sarebbe stata la votazione sull'accordo ponte, votazione che invece è stata effettuata e a cui ha preso parte, dopo essersi lamentato, anche il sindaco di Carrara. «Mi sono espresso contro non tanto per i contenuti dell'accordo ma per come è stata gestita la cosa» ha insistito De Pasquale che poi, qualche ora dopo, riferendo l'accaduto al consiglio comunale di Carrara ha confessato di temere che «si sia trattato di una manovra politica per mettere in difficoltà i sindaci dei 5 Stelle».

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