Lucchese. Ghiotta occasione
Contro la capolista Cesena senza attaccanti e con capitan Cioffi che rientrerà a gennaio i rossoneri hanno la possibilità di dare continuità ai risultati delle ultime tre partite
LUCCA. Quella che sino a due settimane fa era ritenuta una gara proibitiva contro la prima della classe – la squadra più prolifica con 33 gol fatti – domani per la Lucchese può rappresentare una ghiotta occasione per continuare la striscia positiva (dopo quattro ko di fila) iniziata in Coppa con la vittoria con la Spal e proseguita con il pari a Olbia e il successo nel finale al Porta Elisa contro la Virtus Entella. Domani alle 16,15 al “Dino Manuzzi-Orogel Stadium” i rossoneri affronteranno una squadra senza punte (Corazza, 6 reti, out per squalifica; Cristian Shpendi, 5 reti, convocato nella nazionale di Albania e Augustus Kargbo, 3 gol, chiamato dalla Sierra Leone), con il capitano e perno della difesa Andrea Ciofi infortunato (rientra a gennaio) e con il trequartista Chiarello che si è fatto male durante la sfida in terra ligure con la Virtus Entella (problemi muscolari) e non potrà giocare dall’inizio contro la Lucchese. Vero, nel catino di Cesena, con oltre 10mila spettatori a incitare i bianconeri, farà caldo. Ma in campo ci vanno i giocatori e la Lucchese – più riposata rispetto alla capolista che ha giocato giovedì sera e ieri si è allenata a Sestri Levante – priva di Visconti e con Fedato chenon ha recuperato, può davvero giocare a viso aperto con il Cavalluccio cercando quel risultato di prestigio – di fronte ai 300 fedelissimi pronti a seguire la squadra – di fondamentale importanza per uscire definitivamente dal tunnel della crisi e giocare con maggiore serenità il trittico di partite con Vis Pesaro, Arezzo e Juve Next Gen.
Il settore giovanile
Il Cesena – che rivedrà in tribuna dopo 232 giorni John Aiello, il nuovo presidente che aveva seguito i bianconeri di Romagna l’ultima volta in casa proprio contro la Lucchese (1-1) – in questa stagione attua il minutaggio. Giocano dall’inizio almeno tre under – tutti fortissimi e richiesti da club di A e B – dei sei appartenenti al settore giovanile: il terzino destro Simone Pieraccini (19 anni), il terzino sinistro Antonio David (19), i centrocampisti Tommaso Berti (19) e Matteo Francesconi (20), l’ala sinistra Alessandro Giovannini (20) e la punta Cristian Shpendi. Con l’impiego di quei giovani di proprietà il club incassa 7500 euro a partita come minutaggio. Un vivaio (oggi diretto dall’ex rossonero Roberto Colacone) che due anni fa ha vinto il campionato Primavera 2 e il torneo under 17 e ha ceduto il gemello Steven Shpendi all’Empoli per 2 milioni. Mettendolo a confronto con quello della Lucchese c’è da impallidire. Occorre tempo, investimenti e competenza. Soltanto così la Lucchese potrà tornare a riveder le stelle.
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