Riccardo Scirea nuovo testimonial di Lucca United
Visita al museo e consegna della tessera di socio onorario «Colpito dalla serietà del progetto». Incontro con il sindaco
LUCCA. I modi garbati e il tono pacato della voce ricordano quelli del suo famoso papà campione del Mondo di calcio e di modestia. Riccardo Scirea, 37 anni, figlio di quell’esempio di civiltà e pulizia morale che era Gaetano Scirea, arriva all’appuntamento fissato con l’azionariato popolare rossonero con puntualità svizzera. Lusingato e incuriosito da quell’invito di Lucca United. Lui, impegnato nella Juventus di Conte ( gestisce dati e statistiche, selezione filmati e altri dettagli lavorando in sinergia con il tecnico bianconero) ha ritagliato uno spazio nella sua agenda per rispondere alla richiesta della cooperativa di soci innamorati della Lucchese: diventare, assieme a Gianfelice Facchetti, testimonial di Lucca United. Sono le 11,05 quando entra nel museo storico della Lucchese sotto la curva Ovest. A fare gli onori di casa c’è il vice presidente dell’azionariato popolare, Piero Pacini. E c’è anche il presidente Stefano Galligani che oggi assieme a Moreno Micheloni, Roberto Ambrogi e Luca Bertoli sarà ad Ancona per il progetto supporters in campo per proporre modelli sostenibili di proprietà e di gestione di società sportive. A Scirea viene consegnata la sciarpa e la tessera di socio onorario e testimonial di Lucca United. Le tessere sono due. Una è per mamma Mariella.
L’incontro a sorpresa. Mentre Scirea junior osserva ammirato le foto, le coppe, le locandine, i cimeli e i ritagli dei quotidiani che parlano delle gesta della Lucchese ecco l’incontro a sorpresa con un amico speciale: il neo segretario rossonero Alessandro Badii. «Siamo stati tre anni assieme nel settore giovanile della Juventus - dice Riccardo Scirea - e abbiamo frequentato un corso d’inglese voluto dalla società. Tra noi c’è grande stima e sincera amicizia. Un segretario serio, preparato e affidabile».
Testimonial per scelta. Il primo contatto 6 mesi fa. «Parlando con Gianfelice Facchetti, con cui ho un bellissimo rapporto, e leggendo la lettera che mi è stata inviata da un giornalista-socio di Lucca United ho capito la bontà del progetto di tifosi consapevoli che vogliono un calcio pulito con famiglie allo stadio e senza alcun tipo di violenza. E il fatto che citassero mio padre e il papà di Gianfelice come modelli di riferimento per i valori che sono riusciti a trasmettere in campo e fuori mi hanno spinto ad aderire senza riserve».
In visita dal sindaco. A mezzogiorno Riccardo Scirea varca la soglia di palazzo Orsetti. A riceverlo il sindaco Tambellini. Si parla di sport, aggregazione, cultura. E alla fine il figlio del campione che sapeva arrossire di fronte a un complimento riceve un libro su Lucca. «Spero di tornare presto con la mia famiglia. Questa città merita altri palcoscenici».