Lucca, lo storico albergo riaprirà in centro: è il terzo acquisto della stessa proprietà
Investimento del presidente di Domenici critico sui rincari della tassa di soggiorno
LUCCA. Non c’è due senza tre per Francesco Domenici, che ai due alberghi Villa San Michele e Villa Marta aggiunge anche il Piccolo Hotel Puccini in via di Poggio nel cuore del centro storico di Lucca. Un albergo storico a due passi da piazza San Michele che la società ha appena acquisito dando il via ai lavori di ristrutturazione.
«Alle due strutture che si trovano fuori le Mura – spiega Domenici – volevamo aggiungere una realtà diversa nel centro storico per differenziare e far crescere la nostra offerta ricettiva. Il Piccolo Hotel Puccini è stata l’occasione giusta, visto si tratta di una struttura storica per la nostra città e soprattutto nel suo splendido centro storico. A breve inizieremo i lavori di ristrutturazione in modo da aprire per il prossimo giugno».
A Francesco Domenici arrivano i complimenti di Confesercenti Lucca, di cui Domenici è presidente. «Nel giro di pochissimi anni e nonostante la pandemia – commenta il responsabile provinciale di Confesercenti, Daniele Benvenuti – Domenici ha continuato ad investire su Lucca con strutture ricettive di qualità, in grado di cogliere il trend positivo del turismo nella nostra città. Trend al quale ha creduto in tempi non sospetti, puntando su una qualità che nelle nuove tendenze del mercato turistico fa sempre di più la differenza. Non possiamo quindi che fargli il nostro più grande in bocca al lupo per questa nuova avventura, certi che seguirà il solco del successo delle altre due strutture».
Le critiche alla tassa di soggiorno
Ma proprio nel suo ruolo di presidente di Confesercenti Lucca, Francesco Domenici interviene sulla questione dell’aumento della tassa di soggiorno. «Come categoria – afferma – non possiamo che esprimere tutta la nostra perplessità per un nuovo aumento nel giro di pochissimo tempo. Un aumento che, ancora una volta, viene giustificato con la necessità di generici interventi a favore della promozione turistica. Crediamo che questa volta, qualora l’amministrazione comunale voglia andare avanti su questa linea, siano messi nero su bianchi gli interventi che dovrebbero essere coperti dalla tassa e soprattutto concordati con le associazioni di categoria».
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