Calcio: Serie B
L’ex comandante dei vigili porta il Comune in Tribunale
Contesta sanzione disciplinare e giudizio sulle performance
LUCCA. L’ex comandante dei vigili urbani fa causa al Comune. Era nell’aria, ma ora ci sono le carte. Maurizio Prina, attuale dirigente dei sistemi informativi e della protezione civile, nonché ex comandante della polizia municipale, ha presentato un ricorso al tribunale del Lavoro di Lucca contro l’amministrazione comunale.
Il ricorso
Le sue contestazioni, supportate dai legali, riguardano principalmente una sanzione disciplinare e la valutazione delle performance del 2023 dei settori da lui diretti. Per affrontare quella che si preannuncia come una complessa battaglia legale, il dirigente dell’avvocatura comunale Fulvio Spatarella ha ritenuto opportuno affidare la rappresentanza e la difesa del Comune all’avvocato Pasqualino Albi, giuslavorista e professore ordinario di Diritto del Lavoro all'Università di Pisa, che avendo fornito consulenza nella fase istruttoria del contenzioso, conosce già la questione. Sulla vicenda bocche cucite da parte dei diretti interessati, ma che vi fosse un malumore che covava da tempo non è certo un segreto e il bubbone è esploso con la riorganizzazione della macchina organizzativa comunale, una rivoluzione che l’amministrazione Pardini avrebbe voluto mettere in atto a giugno ma che è stata rimandata al 15 novembre, proprio per una serie di frizioni tra la parte politica e la parte amministrativa.
L’interessato
Laureato in giurisprudenza, 55 anni, originario di Acqui Terme, residente a Viareggio, Prina lavora al Comune di Lucca dal 1° novembre 2013. Ha ricoperto il ruolo di dirigente al sociale, ai servizi scolastici, al Suap, all’edilizia, e dal 2017 è dirigente nonché comandante della polizia municipale. Assume il comando dei vigili in un momento delicato per il comando di piazzale San Donato: è in corso l’indagine della procura nei confronti dell’ex comandante Stefano Carmignani (conclusa con un periodo di messa alla prova alla Misericordia) e ci si interroga sul cosiddetto “mistero della pistola” (ovvero l’arma di un agente prima sparita e poi ricomparsa), su cui sempre la Procura ha aperto un fascicolo.
Con il suo aplomb piemontese e avendo già ricoperto il ruolo di comandante ad Acqui Terme, Ovada, Casale Monferrato e Poggibonsi, Prina sembra la persona giusta per riportare ordine e serenità al comando. In effetti, le cose nei primi anni vanno bene e il suo operato viene apprezzato, tanto che l’amministrazione di centrosinistra targata Tambellini accentra su Prina anche protezione civile e mobilità. Nel 2022 arrivano le elezioni, c’è il cambio della guardia a palazzo Orsetti e dopo un primo anno di convivenza serena con la nuova amministrazione di centrodestra di Pardini, nell’estate del 2023 i primi nodi vengono al pettine.
Lucca Sicura
La prima frizione nell’estate del 2023, quando il consueto il progetto “Lucca Sicura”, già annunciato dal Comune, non parte per carenza di agenti disponibili a prolungare l’orario di servizio nei weekend.
Un altro casus belli si presenta nel maggio del 2024, quando il segretario generale Fulvio Spatarella apre un procedimento disciplinare nei confronti di Prina: al comandante viene contestata l’inerzia nel dar seguito alle richieste avanzate nella riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza del 16 maggio, a cui partecipano anche questore e prefetto, in merito all’attivazione del servizio h24 dei vigili. Una modifica dell’orario che peraltro è inserita dalla giunta tra gli obiettivi del Piano della performance, ma è da realizzare entro il 31 dicembre 2024.
La riorganizzazione
Il vero braccio di ferro, però, è sulle nuove nomine dei dirigenti. Sempre a maggio 2024, il Comune prepara la riorganizzazione della macchina amministrativa. Una rivoluzione che, tra le altre cose, prevede la rimozione di Prina da dirigente della municipale. Al suo posto, come dirigente amministrativo, subentra Spatarella, mentre la funzione di comandante ad interim è affidata al vice, Bruno Bertilacchi. Prina non sta con le mani in mano e anzi reagisce: facendo uso delle prerogative dirigenziali, nomina come responsabili dei nuovi uffici di sua competenza (servizi demografici, sistemi informativi, turismo e sport) alcuni funzionari non graditi alla giunta. Risultato? La rivoluzione della macchina amministrativa viene sospesa. Dopo due proroghe, a metà novembre la situazione si sblocca: Prina lascia la municipale e va ai servizi informativi e alla protezione civile.
Il contenzioso non è risolto, tutt’altro. Solo che ora se ne discuterà direttamente in tribunale: le prime udienze sono già fissate per l’inizio del prossimo anno.
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