Il Tirreno

Livorno

La Libertas incrocia Verona serve il riscatto per ripartire

di Paolo Lorenzi
Nazzareno Italiano (foto Franco Silvi)
Nazzareno Italiano (foto Franco Silvi)

Dopo il ko di Bologna, gli amaranto hanno bisogno di muovere la classifica la Scaligera si affida a Pullen, ma contro Palumbo servirà il miglior Banks

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LIVORNO. Come usciti dagli anni ’90, la Libertas Livorno trova la Scaligera Verona. La società degli Henry Williams, Ricky Morandotti e Alessandro Boni oggi è una società nuova che non ha più il gruppo Glaxo dietro ma una proprietà solida composta da imprenditori locali (il Presidente Alessandro Pedrollo ha l'omonima azienda di pompe idrauliche) e marchi importanti a livello nazionale come Calzedonia (Tezenis è uno dei marchi commerciali).

Intorno a questa solidità da qualche anno la squadra ha particolari ambizioni di tornare in Serie A, nel ’21/’22 viene promossa con coach Ramagli in panchina per poi tornare in A2 l’anno dopo. La squadra ha due grosse assenze, il giovane Lorenzo Penna e il giovanissimo Theo Airhienbuwa: ma ha anche ottimi giocatori esperti e con fisicità come il play Jacob Pullen (ex Napoli vincitore della Coppa Italia 23/24) e un quintetto con ottimi italiani e un centro un po’ piccolo, ma molto adatto alla A2. Sono reduci dalla disfatta casalinga contro Udine (-28) che ha causato un mezzo terremoto nella squadra con le scuse pubbliche di Ramagli a nome della squadra. Quindi verranno per rifarsi e provare a vincere al PalaMacchia.

Una situazione simile a quella pre-match con la Fortitudo, motivo in più per non farsi trovare impreparati come a Bologna.

Gli avversari

Verona può contare sulle qualità tecniche del suo quintetto.

Il play è Jacob Pullen, giocatore d’esperienza, forse più realizzatore che playmaker, poi c’è Mattia Palumbo, ex Cento, dove andava agilmente in doppia cifra, nonostante fin qui stia facendo i conti con una stagione complicata. L’ala è Liam Udom, a Verona dal 2021, vero e proprio tuttofare con una percentuale realizzativa di tiri da 2 del 43% e del 29% da 3. Oltre a lui, la Scaligera pouò contare su Ethan Esposito, fisicità e mani buone in un unico condensato, mentre il centro è Jalen Cannon, ex Udine, coriaceo molto efficace a rimbalzo, con un’84% di realizzazione nei tiri liberi. Attenzione, poi, anche alla panchina, dove spiccano la giovane guardia Alessandro Faggian e l’ala Vittorio Bartoli.

I duelli

A intrigare sono diversi faccia a faccia destinati ad accendere il match: la Libertas può e deve alzare l’asticella. Hooker se la vedrà con Pullen in una sfida tra due giocatori fisici, entrambi con l’istinto del realizzatore. Adrian Banks si troverà a fronteggiare contro Palumbo che dovrà cercare di superare con astuzia e tecnica. Tozzi potrebbe essere il difensore ideale per Udom, che ha braccia lunghe e atletismo per giocare da fuori e in avvicinamento, mentre il duello tra Italiano ed Esposito si preannuncia come una sfida tra due giocatori molto simili. Fantoni, dal canto suo, se la vedrà con Cannon senza subire l’atletismo dell’americano. Sul fronte delle statistiche, Verona non tira benissimo da 2 (49% contro il 52% della Libertas), ma meglio da 3. La Scaligera segna 77,5 punti contro i 73,1 della Libertas (Verona a metà classifica, Livorno è terzultima): le due difese sono molto vicine (75,4 pts subiti da Verona; 77,4 per Livorno).


 

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