Sara Franceschi, prepara le valigie: ai tricolori di nuoto arriva la qualificazione alle Olimpiadi
Per la mistista livornese vittoria, quinto tempo al mondo e l’abbraccio della Pellegrini: «Non me lo aspettavo neanche io, sono felicissima»
RICCIONE. I primi complimenti Sara Franceschi, li ha ricevuti da Federica Pellegrini: la Divina è corsa in zona mista per abbracciare la “piccola” amica con la quale aveva già condiviso l’esperienza di Rio 2016. Allora la Franceschi non era neppure 18enne, oggi invece è la prima qualificata ai Giochi di Tokyo (e ovviamente per gli Europei di Budapest) di questo campionato Assoluto di Riccione con la quinta prestazione mondiale stagionale (4’37”06): «Che gioia! Non me lo aspettavo neanche io – ha commentato la livornese, allenata dal padre Stefano, ora al quarto posto tra le performer italiane – l’idea era quella di vincere e qualificarmi per gli Europei di Budapest, ma è arrivato addirittura il pass olimpico. Sono stata molto fortunata a essermi potuta allenare anche in questo periodo particolare e ringrazio tecnici, le mie società e la federazione. Sarà la mia seconda Olimpiade, alla prima ero molto piccola, quindi questa avrà un sapore ed un’importanza diversa». La mistista tesserata per Livorno Aquatics e Fiamme Gialle ha frantumato il precedente record personale sui 400 misti (4’40”03), nuotando una gara sublime sotto l’aspetto tecnico e della gestione delle energie. Ma già dalla mattina, quando la Franceschi aveva chiuso la batteria a 4’44’’63, si era percepito che sarebbe stata una finale farcita di emozioni. Fianco a fianco con la rivale di sempre, Ilaria Cusinato, Sara ha cambiato marcia nella frazione a rana, staccando definitivamente le avversarie con uno stile libero di rara bellezza. Al tocco della piastra uno sguardo al tabellone dei risultati e poi uno schiaffo sull’acqua per accendere un sogno lungo quattro anni. Quattro anni di alti e bassi, tutt’altro che semplici. A rincorrere con fatica l’azzurro e i tempi limite. Fino a ieri, quando ha letteralmente dominato e urlato al mondo che Sara Franceschi è tornata. Gabriele Detti – pre qualificato ai Giochi nei 400 stile libero e dunque concentrato sugli 800 – si è comunque aggiudicato l’ennesimo titolo Assoluto della carriera (3’44”65), superando di slancio il compagno di allenamento Marco De Tullio e Matteo Ciampi (3’47”61, Esercito/Livorno Aquatics), per quest’ultimo ottimo riscontro in vista dei 200 di venerdì. Detti e De Tullio, guidati entrambi dal tecnico livornese Stefano Morini al centro federale di Ostia, hanno comunque convalidato il pass concesso lo scorso dicembre dal consiglio federale, siglando il tempo limite richiesto dalla Fin: «Le sensazioni stamattina (ieri, ndr) non erano buone e idem durante il pomeriggio durante il riscaldamento. È sempre divertente gareggiare con Marco, molto più giovane, che rappresenta per me un grandissimo stimolo a non abbassare l’attenzione. Lunedì ho fatto il vacchino, poi ho un avuto un pochina di febbre ma adesso è tutto ok». —
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