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Livorno, rubano un furgone in Venezia e spaccano il "Compro oro" alla stazione

di Stefano Taglione
I danni al "Compro Oro" di piazza Dante (foto Stick)
I danni al "Compro Oro" di piazza Dante (foto Stick)

Caos in piazza Dante: banda di almeno quattro ladri si schianta contro l'ingresso del negozio. Il titolare: «Non hanno rubato nulla, ma danni enormi»

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LIVORNO. Prima hanno rubato un furgone nel quartiere della Venezia. Poi, usandolo come ariete, si sono schiantati contro la vetrina del “Compro oro” di piazza Dante, all’angolo con via Donnini e proprio davanti alla rotatoria d’ingresso in città, cercando di rubare quanti più soldi e preziosi possibile. Choc a pochi passi dalla stazione ferroviaria, dove attorno alle 2,30 della notte fra sabato 26 e domenica 27 aprile quattro malviventi incappucciati, questo il numero delle persone notate da alcuni testimoni oculari, hanno cercato di assaltare il negozio accanto all’autonoleggio “Maggiore” e dall’altra parte della strada rispetto al bar Corallo.

Enormi i danni per l’esercizio commerciale, diverse migliaia di euro, anche se per fortuna non si sono registrati ammanchi. I ladri, infatti, non hanno avuto il tempo di portare via niente grazie all’allarme scattato immediatamente e al rapidissimo arrivo sul posto sia dei carabinieri, che procedono nelle indagini, che delle volanti della polizia di Stato. Inoltre, i vicini di casa, hanno subito chiamato il 112 allertati dal fondo sordo dello schianto e dalle urla dei vari componenti della banda. «I militari dell’Arma sono sopraggiunti molto velocemente, li ringrazio – spiega il titolare del “Compro oro”, l’imprenditore Vito Laveglia – e per fortuna da un primo inventario non manca nulla. Restano, purtroppo, parecchi danni».

Laveglia è intervenuto subito sul posto, mentre nella mattinata del 27 aprile si è occupato di rimettere in sesto i locali. Oltre a distruggere la vetrata e la saracinesca i malviventi hanno rotto pure una delle porte a vetri interne, quella che separa l’area del bancone da quella riservata ai clienti che entrano nel punto vendita per vendere i preziosi e ricevere in cambio il corrispettivo in denaro. In mattinata, in piazza Dante, sono arrivati pure i proprietari del furgone, lasciato là fuori dopo il colpo fallito. I carabinieri, durante il sopralluogo, hanno trovato pure una mazza da cantiere utilizzata dai ladri per l’assalto, immediatamente sequestrata. Ora, attraverso le eventuali impronte digitali lasciate nel negozio e sul mezzo pesante, si cercherà di risalire ai membri della banda.

«Non so come siano fuggiti, probabilmente su un’auto, ma i vicini questo aspetto non lo ricordano con esattezza – prosegue Laveglia –. Hanno fatto parecchio frastuono, svegliando gli abitanti, che li hanno visti, costringendoli a scappare. Il mio negozio si trova all’interno di una piccola area pedonale, fra via Donnini e la piazzetta dove ci sono le colonnine per le ricariche delle auto elettriche, quindi col furgone sono montati sopra il marciapiede e poi mi hanno distrutto la vetrata. Alcuni vicini, quando sono arrivati i carabinieri, pensavano che i malviventi fossero ancora dentro». Dentro, però, non c’era più nessuno. «Più controlli? Non saprei, i problemi a Livorno mi sembra che siano un po’ dappertutto da questo punto di vista – conclude l’imprenditore – però è certamente strano che un episodio del genere accada a pochi passi da una stazione ferroviaria, teoricamente un luogo controllato». l © RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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