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Progetti e scalo

Per la banchina est del porto di Livorno un nuovo look: cifre e tempi

di Maurizio Campogiani

	Una veduta aerea del porto
Una veduta aerea del porto

Pubblicato il capitolato speciale di appalto per numerosi interventi di ripristino di parte dell’attracco del canale industriale

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LIVORNO. Oltre nove milioni di euro. Per la precisione 9.207.052,01. A tanto ammonta l’appalto pubblicato sul sito istituzionale dell’Autorità Portuale del Mar Tirreno Settentrionale e che riguarda una serie di interventi di ripristino di diverse parti della banchina est del canale industriale. L’appalto prevede tutta una serie di operazioni di consolidamento delle banchine 33, 34 e 35, che, a causa della corrosione, hanno subito danneggiamenti nel corso del tempo.

I fondi

L’intervento, finanziato con i Fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, non sarà suddiviso in lotti proprio perché possa essere effettuato nei tempi previsti. Inoltre, il capitolato evidenzia che la necessità di occupare aree private per l’installazione del cantiere e di eseguire lavorazioni in prossimità di terminal operativi, comporta l’opportunità di eseguire il lavoro unitariamente per minimizzare disagi e interferenze con le limitrofe attività portuali. Il contratto che sarà stipulato con l’impresa aggiudicatrice prevede due fasi di esecuzione distinte: la prima riguarderà in particolare gli interventi relativi alle tre banchine, ovvero la 33, la 34 e la 35; il secondo interesserà invece quelli riguardanti la difesa spondale.

Tempi e scenari

«Si tratta – spiega la dottoressa Roberta Macii, a capo della direzione gare e contratti dell’ente portuale labronico – di andare alla riprofilatura di parti di approdi crollati nel corso del tempo. D’altronde, gran parte dello scalo marittimo livornese è stata costruita tantissimi anni fa ed è naturale che possano essere necessari interventi di manutenzione importanti». Al momento, considerato che si è ancora nella fase preliminare, non è stata fissata la data di termine dei lavori. Tutto lascia però ritenere che l’intervento potrà concludersi comunque entro la fine del prossimo anno.

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