Livorno e la scrittrice 13enne Amy Ba «Vi racconto la mia Africa»
L'alunna delle Michelangelo e la sua opera prima "Aria senegalese": «Racconto il mio viaggio nella terra di origine della mia famiglia».
LIVIORNO. Creatività. Talento letterario. Desiderio di integrarsi: lei è Amy Ba Arame, giovanissima scrittrice 13enne e il suo primo libro “Aria senegalese”. «Ero molto entusiasta di fare questo viaggio, durato un mese e mezzo, nella mia terra di origine: era da 7 anni che non visitavo il paese della mia famiglia», racconta la 13enne che frequenta l’ultimo anno delle medie Michelangelo.
Racconti e riflessioni. Che iniziano in aereo. «Il viaggio è stato in aereo e la prima cosa che ho notato è che il volo era stato scelto solo da persone nere, mi ha un po' colpito in negativo che nessun europeo avesse voluto fare quel viaggio. Al Senegal ovviamente sono legata per le mie origini, ma ha davvero tantissime bellezze e consiglio di visitarlo. Peraltro ha tante risorse economiche e non mi sento di definirlo un paese povero, come invece viene percepito, il mio intento era proprio superare qualche stereotipo sul Senegal».
Il libro di Amy Ba racconta il suo viaggio. Ma è anche un percorso di riflessioni, molto avanzate e mature si considera l’età della ragazza. «Ho visitato 3 città, Dakar, la capitale, Mbour e Saint Louis, tutti luoghi dove ho potuto incontrare zii e cugini. Una cosa che mi ha sorpreso tanto è stata la vita senza wi-fi, che è bellissima. In alcuni luoghi la connessione c’è solo la sera, ma le serate passavano con una gioia che mi ha riempito il cuore, tutti insieme, a parlare e scherzare con i parenti, oggi invece siamo abituati a stare tutto il tempo da soli con il telefono».
Italia-Senegal. Bellezze e differenze. «È una differenza con l’Italia questa, in Senegal una 13enne non è solo parente dei propri familiari lì, lo è di tutte le proprie coetanee, la gente ti spalanca le porte e si socializza subito, faccio l’esempio del cibo, che viene servito in un unico grosso piatto e condiviso da tutti i commensali, è un modo straordinario di socializzazione secondo me».
Amy per la realizzazione del libro non fatto fatica. Le parole sono sgorgate. «Prendevo appunti ogni giorno, in base ai luoghi o alle esperienze che mi colpivano maggiormente, ho raccolto quindi molto materiale. Se ho deciso di scrivere questo libro devo comunque ringraziare la mia nonna Carla, che mi ha suggerito di scrivere le mie esperienze e provare appunto a metterle insieme in un libro, sono molto soddisfatta di aver seguito il suo consiglio ed esserci riuscita».
Il rapporto con l’Italia di Amy Ba è felice. A settembre il suo futuro sarà all’indirizzo Scienze Umane del liceo Cecioni. 8 anni di karate, pallavolo, passeggiate con le tante amiche fra via Grande e Porta a Mare, babbo Ass dipendente Anas e pendolare tutti i giorni per Firenze e mamma Nabu che lavora nella ristorazione. Le sue materie preferite sono geografia, italiano e scienze ma è soprattutto bravissima a fare i temi, con le amiche adora organizzare feste con vestiti tipici e cibo senegalese.
Ma qualcosa che non apprezza del paese dove è nata c’è: «Io non sono mai stata vittima di episodi di razzismo, ci tengo a precisarlo, però mi fa molto male pensare che sono nata a Livorno ma non sono cittadina italiana, non so se questo paese mi vuole davvero e per questo nel mio futuro non so se veramente voglio rimanere in Italia. Chi, come nel mio caso, ha la famiglia originaria di un paese africano, deve ringraziare i genitori che hanno fatto ogni sacrificio possibile per darci un futuro migliore, lasciando un paese che adoravano, e poi mi ritrovo a non essere cittadina italiana. È una situazione strana, difficile da comprendere. Mi infastidisce molto sentire dire che gli africani vengono in Italia a rubare il lavoro o che devono tornare al loro paese, a quest’ultima frase, se penso a quanto è bello il Senegal potrei risponderei: magari!». Amy Ba adora Livorno. «È una bella città, ma quello che adoro sono le piccole cose, le abitudini quotidiane delle persone e l’ironia con cui ci si approccia sempre alla vita». E sul libro: «Si può acquistare su Amazon: può essere uno spunto per un bellissimo viaggio - e chiude - Grazie a Donatella Ceccarini, la mia prof di italiano, che mi ha supportato in questa opera prima».l
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