Il Tirreno

Livorno

Solidarietà

Livorno e il grande sogno di Sant’ Egidio: il mondo a tavola per il tradizionale pranzo di Natale

Livorno e il grande sogno di Sant’ Egidio: il mondo a tavola per il tradizionale pranzo di Natale

Oltre 600 ospiti, 150 volontari e 21 paesi d’origine diversi al Mercato e alla chiesa di San Giovanni: le immagini che aprono il cuore

3 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO.  Riunita intorno alla tavola della festa, una famiglia grande come il mondo. Al mercato e alla chiesa di San Giovanni più di 600 ospiti.  «La solidarietà sia il cuore della città».

Ecco la tradizione natalizia a tavola per i più fragili organizzata dalla Comunità di Sant'Egidio, grazie all’aiuto di almeno 150 volontari ed amici.

Ventuno i paesi e le lingue d’origine, dai 90 anni ai 9 mesi, vecchi e nuovi livornesi tutti alla stessa tavola. Un’immagine simbolo della città. Un’immagine che apre il cuore in tempi di guerra e violenza, all’indomani dell’apertura della porta santa che dà inizio al Giubileo voluto da Papa Francesco.

«Ognuno di noi, in qualsiasi luogo, è costruttore di pace», dice Luca Gentini della Comunità di Sant’Egidio: «Il messaggio di questo Natale è che si deve ripartire mettendo la solidarietà al centro; in un momento in cui i conflitti sono presenti nelle città, dalle periferie come nei grandi scenari del mondo, bisogna che ci aiutiamo, insieme è possibile per tutti essere protagonisti di un cambiamento».

Laddove le condizioni di vita sono precarie, difficili, minacciate dalla povertà, bisogna farsi intorno, aiutare, sostenere, la città rinasce per includere, curare, su un patto di solidarietà vicendevole.

Il Vescovo Mons. Simone Giusti, salutando gli ospiti intervenuti al pranzo, ha ricordato: “Voi siete nel cuore della Chiesa, un popolo raccolto davanti ad un banchetto” dove “come una famiglia siamo accolti e raccolti intorno ad un unico Dio”.

Il sindaco Luca Salvetti, ringraziando Sant’Egidio, è intervenuto dicendo che «questo straordinario momento, questo pranzo aiuta tutti a comprendere che questa città ha una vocazione particolare: qui nessuno è straniero!», ringraziando poi quanto fatto da tanti nuovi cittadini per integrarsi e contribuire al benessere della città.

Genna Toko, attuale campionessa europea dei pesi mediomassimi ed ex bambina della Scuola della Pace di Sant’Egidio, ha portato poi il suo saluto ricordando che «qui da sempre c’è la mia famiglia e da qui, da questa chiesa, per me è nato tutto il percorso umano che da bambina mi ha portato ad essere oggi quella che sono».

Il pranzo si è concluso con l’arrivo di Babbo Natale il quale, in un clima di festa gioiosa, è arrivato al Mercato Centrale a bordo di un gommone pieno di regali e cappelli rossi, messi a disposizione dalla società Assonautica, suscitando lo stupore delle persone presenti sulle spallette degli scali Saffi, distribuendo regali ai bambini, a tutti gli ospiti e a tutti i volontari intervenuti per la realizzazione del Pranzo.

«Un ringraziamento particolare - dicono gli operatori di Sant’Egidio - va a tutti coloro che ci hanno aiutato a realizzare questa festa straordinaria, davvero un Natale per tutti. Bisogna sognare sempre, ma i grandi sogni si realizzano solo insieme».

Vergogna senza fine
Il ritratto

Morto sul lavoro al porto di Genova, chi era Lorenzo Bertanelli: la vita a Massa e l’ultimo messaggio alla mamma