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Il lutto

Livorno, è morto l’imprenditore Mammoli: da operaio ad arredatore dello yacht di Berlusconi


	Costanzo Mammoli e la moglie
Costanzo Mammoli e la moglie

Una storia di sacrifici e visione: oggi l’azienda è in mano ai figli Federico e Gabriele

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LIVORNO. Con una valigia in mano, in cerca di fortuna, è partito da Montecilfone, un paesino del Molise, emigrando in Belgio. Trasferendosi prima in Francia, poi in Germania. Ma è in Inghilterra, a Kettering (nel Northamptonshire) che ha colto la sua grande occasione, diventando dopo un periodo di lavoro in fabbrica direttore generale di un’azienda che produceva cappotti. Qui, Costanzo Mammoli, ha conosciuto la futura moglie, Giuliana Arcuri, a quei tempi dalla zia per imparare l’inglese.

L’arrivo a Livorno

E insieme, dopo qualche anno, si sono trasferiti a Livorno, città di origine della donna, dove nel 1981 fonda la sua “creatura”, fiore all’occhiello della tappezzeria nautica: la Mammoli Design di via Cimarosa, ditta artigianale specializzata nell’arredamento di yacht di lusso, fra i suoi clienti anche l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Livorno piange l’imprenditore della nautica scomparso a 81 anni nella giornata di giovedì 19 dicembre a causa di un tumore. Artigiano e manager di successo, ha trasmesso l’amore per la professione ai figli Federico e Gabriele, che oggi guidano la piccola-grande azienda (sei dipendenti, commesse in tutto il mondo) che da via Maggi, poi via del Corona e da otto anni trasferitasi nell’attuale capannone di via Cimarosa, a Salviano, centro nevralgico di un’attività che in 43 anni l’ha portata a essere conosciuta in tutto il mondo.

Il ricordo

«Mio padre era un sarto, prima di trasferirsi all’estero aveva lavorato per un breve periodo anche in questo settore – spiega Federico – poi, trasferitosi dall’Inghilterra a Livorno con mia madre, ha deciso di specializzarsi nella nautica, non disdegnando inizialmente anche lavori nelle case. Oggi no: ci siamo specializzati sugli yacht, lavoriamo su commissione e arrediamo imbarcazioni di lusso, nuove e vecchie, quindi da inaugurare o svolgendo refitting in collaborazione con gli architetti e i produttori. Fra i nostri clienti anche la famiglia Berlusconi». Un’azienda che in poco tempo è diventata un punto di riferimento per i proprietari dei natanti e, soprattutto, per costruttori come Azimut Benetti e non solo, che si rivolgono alle maestranze livornesi per ottenere prodotti di eccellente qualità. È ciò che ha sempre voluto Mammoli, che per questo ha trasmesso i segreti del successo ai due figli, che portano avanti l’attività giunta alla sua seconda generazione: «Abbiamo lavorato anche all’estero, in Francia e a Montecarlo solo per fare alcuni esempi – prosegue Federico – ma ovviamente anche in Italia. I consigli preziosissimi di mio padre ci sono stati sempre utili e anche quando è andato in pensione ha continuato a darci una mano, frequentando sempre in azienda. Noi figli, poi, abbiamo continuato ad aggiornarci per rimanere al passo con i tempi e proiettare l’azienda da una visione classica a quella futura, specializzandoci sempre di più nell’arredamento delle barche. Ma è grazie a mio padre, che aveva letteralmente in mano questo mestiere, che oggi siamo ciò che siamo».

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