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La tragedia

Livorno, addio a Giacomo Del Gamba: era il presidente dell'Ex Cinema Aurora

di Stefano Taglione
Giacomo Del Gamba, morto a 49 anni
Giacomo Del Gamba, morto a 49 anni

Aveva 49 anni e grande tifoso della Pielle, la società lo piange: «Continuerai a vivere in tutti noi». La moglie Annalisa: «Era un porto sicuro per quelli che amava ed era sincero e trasparente»

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LIVORNO. Come sua ultima volontà ha deciso di donare gli organi, salvando altre vite. Un ultimo grande gesto di altruismo quello di Giacomo Del Gamba, il presidente dell’Ex Cinema Aurora morto a 49 anni, anima dell’associazione e nel suo locale instancabile organizzatore di eventi e iniziative. Lascia un vuoto incolmabile in tutta la città e in un circolo, quello di viale Ippolito Nievo, che ora andrà avanti grazie alla sua esperienza e agli insegnamenti, preziosissimi, per chi ora prenderà il suo posto. «Giacomo era una guida e un porto sicuro per tutti quelli che amava, era sempre pronto ad aiutare e ad ascoltare – le parole della moglie Annalisa Benetti –. Non aveva sempre una buona parola: quando doveva dirtene quattro, zitto non ci stava. Era sincero e trasparente, nel bene e nel male. E lo amavi o lo odiavi, con lui non potevano esistere vie di mezzo. Aveva le idee chiare, conosceva i suoi sogni e cercava sempre di realizzarli: era sempre un passo avanti a tutti. I ragazzi che in questi anni hanno lavorato con lui continueranno a portare avanti i suoi progetti, il suo locale, supportati da una rete quasi infinita di amicizie ventennali. Sapevo di aver sposato un uomo incredibile, ma pensavo di notarlo solo io: adesso ho la prova che lo era per chiunque lo conoscesse».

«Giacomo era un amico, una persona leale e corretta, schietta e allegra – così lo ricorda l’avvocato Marco Guercio, coordinatore provinciale di Sinistra italiana e suo grande amico – che ha costruito una realtà che tutti abbiamo apprezzato, come quella del collettivo, la sua eredità e che continuerà a vivere con tutte quelle iniziative culturali e ricreative che la caratterizzano. Mi mancheranno le discussioni vive e sincere su basket e politica. Rimarrà sempre nel mio cuore e in quello di tanti e tante per tutto quello che ha fatto e ha costruito».

Proprio l’associazione, su Facebook, lo ha voluto ricordare. «Nonostante la dolorosa assenza di Giacomo, il suo progetto continuerà a vivere – si legge nel messaggio –. L’Aurora proseguirà il suo percorso così com’è, portando avanti le sue idee e i suoi sogni. I ragazzi continueranno ad accogliere tutti con lo stesso calore di sempre e con lo stesso spirito, onorati di portare avanti ciò che Giacomo ha creato in questi anni. Continuiamo ad aspettarvi all’Aurora». «Ci sarebbe da scrivere un poema per far capire ciò che sei stato per me – aggiunge l’amico Davide Carella –. Il mio braccio destro, un amico, un padre in curva sud, un compagno. Grazie per tutto quello che hai fatto. Non dimenticherò mai i tuoi consigli, le tue parole, le discussioni, le chiacchierate e tutto quello che abbiamo passato nel bene e nel male».

Del Gamba è scomparso giovedì 19 dicembre in ospedale, dove era ricoverato da qualche giorno. Era un grande tifoso della Pielle. «Tutta la società – scrivono i biancoblù – piange la scomparsa di Giacomo e si stringe forte intorno alla famiglia e ai tanti amici in questo momento di enorme dolore. Giacomo, in questi anni, non è stato solo un tifoso piellino. Il suo locale è stato (e sarà ancora) un punto di riferimento, un luogo di aggregazione e di crescita fondamentale per il nostro progetto, di cui ha rappresentato il teatro di tanti momenti chiave. Giacomo, con le sue idee, il suo entusiasmo e la sua passione, è stato amico della Pielle e di tutti i suoi tifosi e così resterà per sempre. In tutti noi».

Innumerevoli i messaggi pubblicati sui Facebook quando si è diffusa la notizia della morte. «Ci conoscevamo da tempo, ma da due anni eravamo diventati davvero amici – le parole del consigliere comunale del Movimento 5 stelle Andrea Morini – passando ore e ore a ragionare di politica, della nostra Pielle, della tua passione per rievocazioni storiche e di mille altre cose ancora, sempre in compagnia di una buona birra, in quel posto magico, la tua Aurora, che continua e continuerà a parlare di te. Ti voglio ricordare là dentro in abito bavarese, immancabilmente con il boccale in mano. Stasera brinderò a te, comunistaccio, alzando il pugno sinistro verso il cielo». «Ci sarebbe da dirti mille parole, ma non sono per le “melodrammate” pubbliche su Facebook, quindi a parte dirti che ti voglio bene, anche se non te l’ho mai detto a voce, il resto me lo tengo per me», scrive Gabriele Benetti. «È stato un onore averti vissuto», aggiunge Moreno Vivaldi.

Tantissime persone, in queste ore, si stanno stringendo al dolore della famiglia e dei tantissimi amici che Giacomo aveva in tutta la città e non solo. Una persona stimata, benvoluta da tutti, che lascia un ricordo indelebile. E che consegna, grazie al suo immenso lavoro, l’Ex Cinema Aurora alle persone con cui ha condiviso questo percorso

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