Il Tirreno

Livorno

La speranza

Esplosione a Calenzano, Livorno prega per Emiliano Braccini: «Forza guerriero, ti aspettiamo»

di Stefano Taglione

	<br />
	Emiliano Braccini insieme alla moglie Ilenia Pellegrini

Emiliano Braccini insieme alla moglie Ilenia Pellegrini

Il trasportatore di 51 anni resta in condizioni critiche nel centro ustioni dopo l’incidente a Calenzano

4 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. «Voglio pensare che stai lottando come un guerriero, proprio come sai fare te. La vita ci mette sempre a dura prova e questa volta ti ha messo in gioco. Forza Emi: lotta, noi ti aspettiamo». Emiliano Braccini, il camionista livornese di 51 anni rimasto gravemente ferito dopo l’esplosione del deposito Eni di Calenzano, è ricoverato in condizioni critiche nel centro ustioni dell’ospedale di Cisanello, a Pisa, in terapia intensiva.

Le condizioni dell’uomo

A Livorno, la compagna di volontariato della Svs Valentina Locarini e con lei tutta la città, sono accanto a lui. Fanno il tifo per lui. Sperano in una guarigione da quelle terribili e maledette lesioni di secondo e terzo grado diffuse sul 65% del corpo, che lo stanno costringendo a lottare per la vita nell’edificio 3 dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana dove la moglie, la sportiva e allenatrice delle “Bimbe in rosa” della canoa Ilenia Pellegrini, non lo lascia solo per un attimo. C’è anche l’intera frazione di Stagno, dove vive la famiglia, a spronarlo. Nella speranza che possa tornare alla sua vita. Mentre purtroppo ieri, durante la ricerca dei dispersi, è stato trovato morto il collega e amico autotrasportatore livornese coinvolto nella tragedia, il quarantanovenne Davide Baronti, che con la moglie, i due figli e il fratello Luca si era da tempo trasferito a Bientina, in provincia di Pisa.

Il sostegno dei volontari della Svs

«Siamo tutti col nostro collega – spiega Roberto Amadori, da 47 anni soccorritore e autista per la Svs –. Una bravissima persona, dalla rara disponibilità, che non dice mai di no quando lo chiami per fare un servizio. Soccorritore avanzato, è affidabile e si è sempre dato un gran da fare fra i trasporti ordinari e quelli del 118, una fortuna averlo accanto». È da tanti anni che Braccini opera sulle ambulanze della Svs: si era preso giusto una pausa, come altri volontari, durante il Covid. Motivi familiari e lavorativi, in realtà, temporanei. Visto che è tornato con il suo carico di esperienza, “montando” in turno ogni sabato pomeriggio come autista dell’ambulanza nella sede secondaria di Ardenza. «Ci auguriamo che vada tutto per il meglio – conclude Amadori – e lo aspettiamo a braccia aperto. Spero che torni in primis dalla sua famiglia, poi da noi». «Di quanto accaduto – aggiunge un’altra storica volontaria dell’associazione, Claudia Rossi – ho saputo ieri (lunedì scorso per chi legge ndr) dai colleghi di squadra. Io con Emiliano facevo servizio sulla stessa ambulanza qualche anno fa, poi per via del lavoro ha cambiato i turni. È sempre stata una persona tranquillissima, semplicissima, simpatica, educata e gioviale. Ci auguriamo che vada tutto per il meglio e lo aspettiamo di nuovo con noi».

Anche il direttore della Società volontaria di soccorso, Francesco Cantini, nell’edizione di ieri del Tirreno si era stretto alla speranza dei familiari augurando al cinquantunenne un rapido ritorno alla normalità. «Forza emi e compagno di biliardino, bisogna vincere tante altre partite insieme», è il messaggio su Facebook della volontaria Clizia Armani.

Stagno e la speranza 

Poi c’è Stagno, la sua frazione, a fare il tifo. «Forza Emi da tutti noi», scrive il circolo Arci della frazione. «Forza Emi», le parole del consigliere comunale Emanuele Marcis. «Dai Emi, tutto Stagno è con te, forza», scrive Mario Ristori. «Non è facile sopportare e accettare l'ennesima strage sul lavoro, soprattutto ora. Forza Emiliano», è il messaggio di Alberto Benedetti, candidato a sindaco con la Sinistra di Collesalvetti. Alla famiglia è vicina anche la sindaca colligiana, Sara Paoli, che appena venuta a conoscenza della tragedia, nella mattinata di lunedì scorso, aveva temuto la presenza dei suoi concittadini fra le vittime o fra i feriti, dato che sa che sono parecchi i camionisti colligiani o livornesi che oltre a Stagno, la benzina, la caricano pure a Calenzano. E che quindi, statisticamente, avrebbero potuto essere coinvolti nell’esplosione. «Ho parlato con la moglie – le parole della prima cittadina – lui è ricoverato al centro ustioni di Cisanello, ha superato la notte e ha ustioni su gran parte del corpo. Mi sono messa subito in contatto con i familiari e siamo a disposizione per qualsiasi necessità abbia bisogno la famiglia. Queste sono tragedie che purtroppo accadono sul nostro territorio e non sono purtroppo una novità». «Notizie che fanno male, malissimo: forza Emi», le parole del vicepresidente territoriale della Cna labronica, Carlo Santucci.

«Forza Emi», è il coro che si alza unanime da Livorno e da Collesalvetti. Perché tutti i familiari, gli amici e i colleghi di volontariato della Svs di Ardenza e via San Giovanni, che come Emiliano hanno deciso di donare il loro tempo libero al bene della città, all’aiuto degli altri, non vedono l’ora che il cinquantunenne dal cuore d’oro, grande appassionato di moto e motori, torni con loro: «Lo aspettiamo a braccia aperte», dicono dall’associazione, nella speranza di fare altri viaggi con lui al volante delle ambulanze. l

Il disastro
L’inchiesta

Calenzano, la segnalazione di una delle vittime prima della strage: «Qui qualcosa non funziona»

Sportello legale