«I ritardi del Bailey costano cari»: c’è un esposto alla Corte dei Conti
Livorno, ancora polemiche sul ponte provvisorio a pochi giorni dalla sua apertura al traffico. Secondo la denuncia la tempistica dilatata dei lavori ha causato un danno erariale
LIVORNO. Una curva a sinistra di fronte al Gabbiano e, arrivando dal viale Italia, si imbocca il ponte Bailey che dal 4 novembre è pienamente (e finalmente) operativo dopo un’inaugurazione più volte rimandata. Vuoi per l’enorme mole dei sottoservizi spuntati in fase di scavo, vuoi per le ondate di maltempo che hanno costretto gli operai a bloccare temporaneamente il cantiere. E c’è chi, ritenendo che con questi ritardi a rimetterci siano state le finanze pubbliche, ha deciso di inoltrare una segnalazione alla Corte dei Conti per possibile danno erariale. Ora bisognerà aspettare i prossimi step per capire se ci sarà un seguito, ma la preoccupazione degli addetti ai lavori (che chiaramente non abbracciano la causa dell’esposto) è che in questo modo il cantiere possa andare incontro a un altro stop. Ma andiamo con ordine.
I lavori
Come sappiamo alla foce del Rio Ardenza sono in corso i lavori di messa in sicurezza idraulica post alluvione 2017. Gli interventi consistono nella demolizione dell’attuale ponte e nella costruzione di una nuova struttura costituita da un’unica campata. Il ponte Bailey, che è arrivato dagli Stati Uniti, è stato assemblato in loco nel novembre dello scorso anno ed è stato inaugurato il 4 novembre di quest’anno. Una struttura, questa, che serve per garantire la continuità del traffico in zona permettendo, in questo modo, di buttare giù lo storico impalcato.
Il Bailey
Il Bailey, si legge negli atti della Regione che si è occupata dei progetti col Genio Civile e dei finanziamenti, «ha una doppia corsia da 7, 30 metri più passerelle pedonali, un impalcato in acciaio con graniglia» e può portare «veicoli fino a 44 tonnellate. Velocità massima 50 chilometri orari». E una volta che non servirà più andrà smontato. Il tutto per un appalto «stimato in 524. 600 euro oltre iva così suddivisi: 397mila euro per 16 mesi e 127. 600 euro per la richiesta di un ulteriore periodo di noleggio fino a un massimo di otto mesi». Cioè poco meno di 25mila euro al mese per i primi sedici mesi (tra affitto puro e costi fissi spalmati sulle singole mensilità) e circa 16mila euro per i successivi otto. Ricordiamo che nel costo e nel calcolo dei tempi sono compresi anche, tra le altre cose, montaggio, assistenza e smontaggio.
I ritardi
In tutto questo ricordiamo che il cantiere alla foce del Rio Ardenza è stato aperto alla fine del maggio 2023 e, da quella data, il cronoprogramma prevedeva circa un anno è mezzo di lavori la cui consegna era prevista per l’inizio del mese attualmente in corso. Mentre all’inizio di novembre è stato inaugurato solamente il ponte provvisorio. Questo per ritardi dovuti soprattutto al ritrovamento di un’immensa e imprevista mole di cavi sotterranei che hanno costretto a rivedere i programmi originari e a ricalibrare le tempistiche del cantiere allestito alla foce del Rio Ardenza.
L’esposto
E al centro della segnalazione alla Corte dei Conti viene messo in evidenza proprio quest’aspetto: cioè che il ponte è stato inaugurato quando avrebbe dovuto essere chiuso l’intero cantiere. E tali ritardi, secondo il segnalante, avrebbero provocato un danno erariale visto che sul Bailey la Regione Toscana (e quindi la collettività) paga un canone mensile di noleggio. Detto ciò, adesso c’è da capire in che modo la Corte dei Conti prenderà in carico la segnalazione. Nel frattempo si attende l’inizio dei lavori per la demolizione del ponte.
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