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Livorno, muore in strada a 49 anni: chi è la vittima e i ricordi

di Stefano Taglione

	La vittima
La vittima

Salma sotto sequestro per appurare le cause del decesso: è stata trasferita ai Lupi. L’uomo lascia una figlia

14 luglio 2024
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LIVORNO. Un malore improvviso lo ha ucciso vicino casa, mentre stava camminando in via di Salviano. Tragedia poco dopo le 8,30 di ieri mattina (sabato 12) nel quartiere di Colline, dove ha perso la vita il quarantanovenne livornese Jonathan Scola. Ex muratore, ultimamente era disoccupato e lascia una figlia.

L’uomo, secondo quanto ricostruito, stava passeggiando per la strada quando è stato vittima dell’arresto cardiaco che, purtroppo, non gli ha dato scampo. I passanti hanno cercato in tutti i modi di salvarlo, ma non è stato possibile. Per soccorrerlo, all’altezza del numero civico 199, si è fermato pure un autista in servizio su un autobus urbano di Autolinee toscane, ma anche in questo caso ogni tentativo di rianimazione è risultato vano.

Numerose le chiamate al 112, con i soccorsi rapidissimi. In primis è intervenuta l’automedica dell’Asl Toscana nord ovest, con a bordo il medico e l’infermiere del 118, con i sanitari che hanno cercato in tutti i modi di riportarlo in vita. Con loro anche un equipaggio della Misericordia di Antignano, con i volontari che sarebbero stati pronti in qualsiasi momento al trasporto d’urgenza nella shock room del pronto soccorso, dove purtroppo Scola non è mai arrivato. Dopo diverse decine di minuti di estenuanti e drammatiche manovre rianimatorie, purtroppo, per il quarantanovenne è stato dichiarato il decesso.

Non c’era più alcuna speranza di riprendere il battito cardiaco. Per lo strazio dei familiari e dei tanti amici che conosceva. E dei numerosi testimoni choccati per quanto accaduto. Scola abitava in una casa popolare di via Lorenzini, non lontano da dove è morto.

In passato aveva lavorato nell’edilizia, come muratore, anche se nell’ultimo periodo complice anche un grave infortunio sul lavoro che gli aveva lesionato un ginocchio, percepiva una pensione di invalidità e non poteva, quindi, più lavorare nel mondo delle costruzioni. «Una persona che ha avuto una vita non semplice – così lo ricorda l’avvocato Francesco Donato, che lo ha assistito per alcune questioni giudiziaria ed era anche un suo amico – personalmente con lui non ho mai avuto problemi me lo ricordo come un ragazzo disponibile».

Il quarantanovenne – nato a Livorno nel 1974, a novembre avrebbe festeggiato 50 anni – era una persona molto conosciuta in città. Spesso capitava di vederlo in piazza Grande, una zona che frequentava spesso insieme ad alcuni conoscenti. Ma anche a Colline era molto conosciuto, dato che per molti anni ha abitato nella zona della parrocchia dei Salesiani. Sul posto sono intervenuti i carabinieri con due pattuglie.

Dopo aver delimitato l’area del marciapiede per consentire gli accertamenti dell’Arma, la salma è stata rimossa dal personale delle onoranze funebri della Misericordia di via Verdi e trasferita al cimitero dei Lupi, inizialmente a disposizione dell’autorità giudiziaria. Dopodiché è stata restituita alla famiglia: il funerale sarà celebrato domani (lunedì 14), alle 16,30, allo stesso camposanto comunale della Cigna a cura delle onoranze funebri della Svs di via San Giovanni, poi la cremazione al tempio funerario. 

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