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Livorno, in porto arriva il primo ro-ro diviso in due

di Stefano Taglione
La nave in Tdt (foto Avvisatore marittimo)
La nave in Tdt (foto Avvisatore marittimo)

La nave “Mermaid Ace” il 5 luglio ormeggia per scaricare le auto nelle banchine Tdt. Dalle 13 del 6 luglio invece si trasferirà alla calata Lucca di Cilp per altre macchine

05 luglio 2024
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LIVORNO. Un ro-ro diviso in due. Forse il primo nella storia del porto di Livorno, visto che è insolito vedere una nave che trasporta auto spostarsi da una parte all’altra dello scalo – con rimorchiatore, pilota e ormeggiatori – per scaricare un po’ di macchine in Tdt e il resto nella concessione di Cilp. Nel pomeriggio del 5 luglio la “Mermaid Ace” – 200 metri di lunghezza e 32 di larghezza, battente bandiera panamense – è giunta da Barcellona con il suo carico di mezzi destinati anche al mercato italiano. La prima parte, circa 400 auto, per scaricarle nella banchina di Terminal Darsena Toscana, la società da qualche mese entrata nel gruppo Grimaldi, attraccando all’accosto 14B. Il 6 luglio, invece, alle 13 si sposterà al 15C, alla Calata Lucca, di fronte. È il terminal di Cilp, la Compagnia impresa lavoratori portuali, l’azienda partecipata per il 50% dalla Compagnia portuale e per la restante quota dal Gruppo Neri che in porto lavora molto con il traffico dei rotabili, i ro-ro, da qualche settimana conteso dal Gruppo Grimaldi, in Tdt, che sta puntando (anche se in maniera secondaria rispetto ai container) su quest’ultima tipologia a causa della crisi del mar Rosso.

La crisi dei container

Una crisi che pone un freno alla movimentazione dei contenitori, ma che comunque – secondo l’amministratore delegato del gruppo campano Emanuele Grimaldi, che ne ha parlato in una recente intervista al Tirreno – è destinata a risollevarsi, visto che il gigante dei mari italiani punta moltissimo su Livorno dopo l’acquisto della società dal Gruppo investimenti portuali.

I motivi

Le 400 auto che sono sbarcate ieri in Tdt si appoggeranno solamente per qualche ora in Tdt, visto che saranno poi imbarcare su un’altra nave, in questo caso della norvegese Uecc. Motivi economici, quindi, dietro al doppio scarico. Inusuale, ma evidentemente più conveniente, nonostante non costi poco muovere una nave da un terminal all’altro.

La scia di polemiche

Come non ricordare, appena poche settimane fa, le polemiche fra un gruppo di associazioni del porto e di Cilp contro Tdt e la sua recente espansione sulla ricezione dei rotabili. Un traffico, in ogni caso, sul quale Grimaldi su Livorno non ha intenzione di puntare, visto che «i container sono quello più redditizio», è il pensiero della multinazionale napoletana, che quindi continuerà a privilegiare i contenitori. «Dal Tirreno abbiamo appreso che un nostro cliente storico, Uecc, avesse preso in considerazione la possibilità di trasferire i traffici in altri porti. Al contrario ci ha improvvisamente comunicato di aver ricevuto proposte e garanzie contrattuali eccezionali da Tdt, che hanno comportato gli “scali di prova” finalizzati al trasferimento dei traffici», aveva scritto a fine giugno il consiglio di amministrazione della Compagnia impresa lavoratori portuali. Una contesa, insomma, quella dei rotabili. Con il ro-ro diviso in due di ieri che ha rappresentato l’ultima puntata. In ogni caso, fra le società, è in corso un confronto per mettere la parola fine alle polemiche. 

Lo sciopero

Nella stessa giornata c’è stato uno sciopero nazionale, con manifestazione, che ha coinvolto anche il porto di Livorno. «L'adesione è stata del 100% – le parole del segretario generale Filt-Cgil Livorno, Giuseppe Gucciardo – e il porto ha ripreso a lavorare alle 7.30 del 6 luglio. Il porto è stato fermo al 100%, è stato garantito solo il transito degli animali vivi, abbiamo dato un contributo importante alla portualità nazionale, perché insieme a Genova, Trieste, Salerno e altri approdi maggiori l’adesione è stata al 100%».

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