Livorno: ancora transenne a Barriera Margherita. Lavori anche lato terra
Le barriere resteranno a protezione almeno altri 20 giorni, ma gli interventi sarebbero già stati conclusi. Nel frattempo i biologi del centro entrano da un ingresso secondario, perché per i pedoni l'area è off-limits
LIVORNO. Dopo la comparsa delle transenne a Barriera Margherita lato mare, che risale a un paio di anni fa a causa di un calcinaccio che era caduto dal soffitto, molti cittadini avranno notato che la struttura analoga (lato monte) presenta anch’essa delle barriere che bloccano il passaggio pedonale sotto al porticato. Fra l’altro nelle stanze di questo edificio è ospitato il Cibm (Centro interuniversitario di biologia marina), con i ricercatori costretti ad accedere passando da un altro ingresso.
Un pezzo storico di città in attesa di restauro e con tempi non certi? Nel caso del manufatto che guarda verso viale Nazario Sauro, no. Anzi l’intervento è già stato effettuato e si riferisce ai danni causati dalla pioggia e dalla libecciata che hanno investito Livorno nella notte fra il 2 e il 3 novembre scorso, quando il forte vento con punte fino a 130 chilometri orari aveva strappato parti della copertura in tegole, causando importanti infiltrazioni.
Lavori già eseguiti, con la sostituzione anche di alcuni travicelli, seguendo le linee dettate dalla soprintendenza e per un costo di circa quarantamila euro. Le transenne restano però nel frattempo al loro posto, in attesa di ulteriori verifiche che potranno dare l’ok definitivo, non appena cioè i materiali saranno completamente asciutti e consolidati. Tornerà tutto libero, questa è la previsione degli uffici tecnici, al massimo fra una ventina di giorni. Diverso il discorso per l’edificio di Barriera che guarda l’Accademia e i cui locali interni sono vuoti. La parte esterna alla recinzione è del Comune, che ha già provveduto a opere riguardanti il tetto, mentre il suo proseguimento, quello che si sviluppa nella recinzione, è del demanio, ramo Marina; mancano degli interventi che spettano proprio alla compagine statale, e che sono indispensabili ad eliminare infiltrazioni.
Senza quelli, al di sotto della rete di protezione orizzontale, resta il pericolo di cedimento di qualche altra parte di intonaco in quanto non si elimina il problema dell’umidità. Cercare di sistemare tutto prima di un lavoro necessario a un effettivo e duraturo risanamento, rischierebbe di far spendere inutilmente soldi all’amministrazione locale. I contatti sono avviati da tempo perché si tratta di edifici storici e ciclicamente si rinnovano con l’interlocutore titolare che certamente avrà già una su agenda. L’auspicio è che a breve arrivi la buona notizia. Per Livorno, e per eliminare un frame poco estetico che riguarda non solo la passeggiata, ma anche la più bella università del mare che il mondo ci invidia. l