Influenza e bambini, ora è diffusa la faringite streptococcica: i sintomi, la terapia e i consigli per i genitori
Il punto del pediatra livornese Paolo Biasci sui malanni di stagione: «Sono malattie febbrili, se non complicate da altre situazioni, possono essere affrontate con tranquillità»
LIVORNO. Il picco dell’influenza, che sembra passato, lascia il passo alla faringite streptococcica «che negli ultimi giorni sta tornando e attualmente ha la prevalenza tra le diagnosi nei bambini». A fare il punto della situazione è il dottor Paolo Biasci, pediatra livornese già presidente nazionale della Federazione italiana medici pediatri.
Dottore, gennaio sta volgendo al termine. Tra i bambini in età pediatrica, quindi fino a 14 anni, l’influenza è ancora diffusa?
«Questa settimana gli accessi ai nostri studi per patologie stagionali, tipo quelle legate a virus influenzali, sono in numeri abbastanza normali considerando che siamo nella stagione invernale. Il picco influenzale lo abbiamo avuto nelle due settimane prima di Natale e in quella immediatamente successiva e con l’inizio del nuovo anno l’incidenza del virus influenzale è diminuita. La situazione appare dunque sotto controllo».
Cos’altro circola, al momento?
«Negli ultimi giorni devo dire che la patologia più frequentemente riscontrata è la faringite streptococcica che, dopo aver imperversato per tutto il 2023, negli ultimi giorni sta tornando»
Da quali sintomi è caratterizzata questo tipo di faringite batterica?
«Febbre, faringe molto arrossata, dolente e con interessamento dei linfonodi latero-cervicali».
Si tratta di sintomi molto diversi rispetto dell’influenza?
«Il virus influenzale genera principalmente febbre, tosse e raffreddore».
Come si diagnostica e come si cura la faringite batterica?
«In presenza di sintomi, noi pediatri di famiglia eseguiamo un tampone faringeo rapido gratuito per la famiglia che, nel giro di pochi minuti, ci dà conferma o meno che quella patologia è dovuta a un’infezione da streptoccocco. Se così risulta è prevista una terapia di 10 giorni con l’antibiotico».
E poi?
«I bimbi dopo 48/72 ore dall’inizio della terapia antibiotica non sono più contagiosi. E i contatti possono essere ripresi».
È sempre il caso di fare il tampone per individuare una faringite da streptocococo?
«Il tampone serve quando c’è una patologia e per risolvere un sospetto. Non va usato come test di controllo se il bambino sta bene, perché è un test diagnostico su una persona che sta male».
C’è una fascia d’età in cui i bambini risultano più colpiti da questo tipo di patologia?
«I bimbi più piccoli, sotto i tre anni sono meno colpiti rispetto a quelli in età scolare».
Ha detto che c’è stato un aumento nella diffusione della faringite streptococcica nel 2023, perché è accaduto?
«Non è dato sapere con sicurezza la motivazione per cui alcune malattie, sia batteriche che virali o la stessa influenza, hanno aumentato la loro diffusione. In letteratura si dice che nei due anni di Covid, in cui ci sono stati distanziamento e mascherine, i bambini non si sono infettati con altri virus e con gli streptococchi. Dunque si sono ammalati meno e, in questo modo, hanno prodotto meno anticorpi utili a combattere determinate infezioni che, dopo il Covid, sono tornate a diffondersi».
Qual è il consiglio per i genitori di bambini che mostrano sintomi come febbre, tosse e quant’altro?
«Il consiglio è quello di far riferimento al pediatra di famiglia e di farlo con la massima tranquillità. Quando si tratta di lattanti, cioè di bambini al primo anno di vita, allora l’attenzione dei genitori è maggiore ma anche in questi casi è bene contattare il pediatra per descrivere la sintomatologia e poi fissare caso mai una visita».
In che senso con la massima tranquillità?
«Nel senso che queste malattie febbrili, se non complicate da altre situazioni, possono essere affrontate con tranquillità. Nulla vieta di poter aspettare uno o due giorni (per esempio, se è un festivo, aspettare il feriale e andare dal pediatra, ndr). E in effetti accade perché noi il lunedì abbiamo tantissime richieste e telefonate».
Quali altre malattie stanno circolando oltre alla faringite streptococcica tra i bambini che visitate quotidianamente?
«Ci sono il virus sinciziale, che è sempre presente durante l’inverno, il Covid e l’influenza. Quest’ultima si cura rimanendo a riposo a casa, prendendo antifebbrili, idratandosi bene e controllando febbre e dolori muscolari, che sono frequenti nell’influenza, col paracetamolo. Comunque, ripeto, al momento non è a un livello allarmante. E si presume che nelle prossime settimane ci sia un ulteriore calo».
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