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Il rito alla Rotonda

Il tuffo di Capodanno a Livorno e l'auspicio che nel 2025 si torni uniti per fare il record d'Italia

di Francesca Suggi
Il tuffo di Capodanno a Livorno e l'auspicio che nel 2025 si torni uniti per fare il record d'Italia

Il sindaco cerca di ricucire la “scissione”. «Per festeggiare mi butterei pure io». E propone la zona neutra di uno stabilimento balneare: «Potremmo spostarci tutti ai Nettuno»

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Livorno «Nel momento in cui si tornerà al tuffo di Capodanno tutti uniti, allora per festeggiare questa reunion mi butterò anch’io». Non ci gira intorno il sindaco di Livorno Luca Salvetti e tenta anche questa carta per arrivare all’attesa “riappacificazione”.

Rilancia una proposta che aveva già fatto lo scorso anno, apprezzata sia dagli Amici del Mare che dagli Amici del Gabbiano ma poi lasciata cadere. Ma il primo cittadino ci riprova, magari per il prossimo 2025 perché per salutare questo 2024 i due gruppi che si tuffano lunedì 1 gennaio 2024  a pochi metri l’uno dall’altro sono già organizzati.

A poche ore dall’anno nuovo e dalla super tradizione al salmastro che vede centinaia di livornesi brindare in costume e cappellini da Babbo Natale, all’insegna del brivido in mare, Salvetti non demorde.

Anche se per domani i due gruppi cittadini sono organizzati e ormai è tardi per sperare in una reunion, ecco che l’appello rimbalza al prossimo 1 gennaio 2025. «Come ho già fatto in passato se i due gruppi vogliono riunirsi in una terza zona neutra, potrebbe essere ideale uno stabilimento balneare, magari la spiaggia dei bagni Nettuno che ben si presta», continua Salvetti. Piace l’ idea (tutta da costruire) che il tuffo collettivo di Capodanno potrebbe fare di Livorno la città del record italiano. Stuzzica un po’ tutti. In barba a vecchie ruggini, che poi a sentir parlare gli Amici del Mare e quelli del Gabbiano sembrano non esserci mai state. Ma va bene così. Di divisioni ce ne sono già tante nel quotidiano di ognuno. Che il mare unisca. Che la salsedine condisca di buoni propositi e allegria.

Meglio un tuffo d’inverno all’Ardenza che un bagno d’estate all’Idroscalo di Milano: il mantra si ripeterà anche il 1 gennaio 2024. E riporta al tuffo del 1 gennaio 2023. Furono oltre trecento i livornesi, divisi, appunto, nei due gruppi degli Amici del Gabbiano (dall’omonimo “spicchio” di Rotonda) e quelli degli “Amici del Mare (riunitisi ai Tre Ponti). Si spera che siano i ricordi dell’ultima divisione a colpi di costumi e accappatoi. E pensare che fino agli anni ’60, c’era chi il bagno lo faceva al “Molo Novo”. È uno dei tanti aneddoti di un libro scritto da un tuffatore doc del Gabbiano, Massimo Volpi, che parla proprio di questo ne “Il mare d’inverno” con racconti, storie, tuffi di livornesi di scoglio.

AMICI DEL GABBIANO: PARLA MARCO SUSINI

Marco Susini è da 17 anni che, ogni giorno, estate e inverno si tuffa. «Quando ho finito la mia esperienza parlamentare ho cominciato questa che per me è diventata un’abitudine irrinunciabile e una questione di salute psicofisica», l’ex parlamentare dei Ds oggi ha 68 anni ed è uno dei pilastri dei cosiddetti Amici del Gabbiano. È l’altra anima livornese che porta alta la tradizione del tuffo di Capodanno. Dopo la "scissione" di qualche anno fa. Ma nessuno ha più voglia di divisioni. Anzi.«Ormai per questo Capodanno 2024 è tardi: purtroppo per inerzia non abbiamo lavorato sulla proposta che il sindaco Salvetti ci aveva fatto lo scorso Capodanno ma da parte nostra ci prendiamo l’impegno di farlo per il 2025», dice lui che insieme a Massimo Volpi, Alessandro Silvestri, Alberto Falleni, Fulvio Bernocchi, Fabio Pozzolini, Roberto Niccolai, Fabio Pannocchia, Mauro Conti e Beppe Tosi invitano tutti domani al loro tradizionale tuffo del Gabbiano. Ritrovo alle 11,30; 11,45 foto di rito del gruppone; tuffo in programma alle 12. Brindisi, auguri, buoni propositi. Proprio come quello di una reunion 2025 all’insegna del brivido al salmastro: «Noi non abbiamo problemi, abbiamo rapporti di amicizia e di cordialità con gli Amici del Mare quindi ben volentieri estendo il nuovo invito del sindaco e dico agli Amici del Mare di lavorare insieme per un tuffo di Capodanno collettivo nel 2025 in una zona neutra». Susini non ha dubbi. Sgomberata qualsiasi ruggine passata (se c’era), ecco che l’idea della bella spiaggia di cui è dotato lo stabilimento dei bagni Nettuno fa gola. Potrebbe ben ospitare centinaia di amanti del brivido, un mix tra chi decide di farlo quel giorno, per goliardia e chi, invece, prosegue un’abitudine.Susini si guarda indietro. Ricorda e "benedice" il giorno in cui l’amico e compagno di partito di allora, Renzo Scotto, storico barista del bar Torricelli che fu, lo spronò a fare il bagno d’inverno. «Provai e non ho più smesso e voglio pensare che mi stia aiutando anche a difendermi dai malanni», continua. Quindi la mano degli Amici del Gabbiano è tesa più che mai verso gli Amici del Mare. Ormai a questo giro è tardi. Ognuna delle due anime ha fissato i rispettivi ritrovi (anche se, ironia della sorte, stessa ora per entrambi). Il tuffo è domani. Ma su una cosa Susini è certo. «È essenziale un posto neutro, come ci ha proposto il sindaco: noi sicuramente ai Tre Ponti non andiamo».Ma sul luogo neutro si concorda. Fa piacere a tutti anche l’idea di fare di Livorno la città d’Italia dei record per il tuffo di Capodanno.

AMICI DEL MARE: LA REAZIONE DI ROBERTO ONORATI

Un tuffo per stare insieme e ritrovarsi, un tuffo per augurarsi buon anno. È questo lo spirito con il quale domani gli "Amici del mare" ripeteranno il loro tradizionale "rito" di Capodanno alle 12 in punto (con ritrovo alle 11.30) ai "3 Ponti", nel segno anche dell’Avis, l’associazione volontari italiani del sangue che fornirà il suo arco gonfiabile colorato per segnalare il punto in cui si può convogliare per iscriversi.Come ogni anno, una festa collettiva che si ripete, dove centinaia di persone entreranno insieme in mare, abbracciati, dalla spiaggia antistante il Centro Surf dei 3 Ponti, tra risate, foto ricordo e ironia tutta livornese.Roberto Onorati (nella foto)dal 1990 è l’anima del tuffo degli "Amici del Mare", un tuffo cittadino che se fosse congiunto e "unito" (diverse associazioni si tuffano in altri punti della città - una di queste a pochi metri dai "3 Ponti", al Gabbiano; altri alla "Striscia" di San Jacopo) farebbe figurare Livorno tra la città d’Italia con più tuffatori in contemporanea, invece, racconta Onorati «non riusciamo ad emergere negli elenchi nazionali perché di tuffatori ne abbiamo cento qui, ottanta là, trenta da un’altra parte». Confida, a questo proposito: «La cosa più insensata è quella di non riuscire a riunirsi con gli Amici del Gabbiano. Di là, tutti, non ci stiamo: è un dato di fatto. All’inizio, quando abbiamo cominciato al Gabbiano, eravamo pochi; se penso ai tuffi degli anni Novanta, mi vengono in mente una ventina di persone al massimo. Negli ultimi anni il tuffo di Capodanno è diventato un’altra cosa, c’è bisogno di più spazio. L’accesso al mare al Gabbiano è stretto, da lì un tuffo collettivo contemporaneo è impossibile: dal Gabbiano, in pratica, ci si tuffa uno alla volta, sono ’tuffi’ di Capodanno, al plurale, ognuno il suo. Come si dice a Livorno, ’quando si butta l’ultimo, il primo è già a casa con le gambe sotto il tavolino’. Quello che mi piacerebbe, invece, è avere 200 persone che si tuffano insieme e fanno coesione, fanno numero, fanno squadra». Rispetto ai Tre Ponti: «Le alghe non ci daranno noia». Ci sarà, come sempre, l’arco dell’Avis, presenza non solo simbolica, perché gli "Amici del Mare" sono anche amici di Avis. Spiega Matteo Bagnoli, presidente di Avis comunale: «Il 2023 è stato un anno molto positivo per le donazioni dopo il 2022 che, invece, fu molto critico. Chiudiamo il 2023 con 250 donazioni in più rispetto all’anno precedente, riportandoci sopra la soglia delle ottomila donazioni annue. Colgo l’occasione per ringraziare gli Amici del Mare e tutti i livornesi per la loro attenzione e la loro sensibilità, donare sangue e plasma è fondamentale» (di Claudio Marmugi)


 

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