Il Tirreno

Livorno

Il dossier

Persone scomparse nel 2023, la provincia di Livorno maglia nera in Toscana

di Stefano Taglione
Persone scomparse nel 2023, la provincia di Livorno maglia nera in Toscana

In sei mesi 61 i livornesi mai ritrovati: più di Firenze e Prato

4 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. Sessantuno persone. Sono i livornesi di cui nei primi sei mesi del 2023 si sono perse le tracce e che non sono mai stati trovati, per l’esattezza il 28% di tutti i toscani e quasi l’1% degli italiani. I numeri sono quelli del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, che ha stilato un report sulla base delle denunce presentate alle forze dell’ordine nel primo semestre dell’anno in corso. E la provincia di Livorno, purtroppo, è la maglia nera della Toscana: 61, infatti, sono i cittadini dei quali non si hanno più notizie, più di Firenze (51, nonostante una popolazione più elevata), Massa Carrara (36), Grosseto (21), Arezzo (13), Siena (nove), Lucca (otto), Pisa, Pistoia e Prato (sette ciascuna).

I numeri livornesi

Nel dettaglio, in tutta la provincia labronica, nei primi sei mesi si contano 94 denunce, con 61 persone mai trovate – lo 0,19% sul totale della popolazione residente lo scorso giugno, pari a 325.703 persone in basi ai dati Istat – e 33 ritrovate, tutte vive. Un esempio, con l’Italia intera che si era mobilitata dopo il tamtam partito dalla nostra città, era stato quello di un quindicenne che per fortuna fu ritrovato sano e salvo a Roma lo scorso maggio, con tanto di festa al ritorno a casa. Se analizziamo le denunce, includendo anche i cittadini che sono stati ritrovati, Livorno scende al secondo posto dietro Firenze (192 persone, 141 delle quali ritrovate) e davanti a Massa Carrara (69), Arezzo (42), Siena (41), Grosseto (39), Pisa (29), Lucca (27), Pistoia (23) e Prato (18). Nel complesso, in tutta Italia, non si hanno più notizie di 6.734 cittadini. I livornesi sono 61, quasi l’1% del totale. In questa cifra bisogna includere anche gli eventuali minori non accompagnati che hanno raggiunto l’Italia su un barcone dall’Africa e che sono fuggiti dalle case famiglia. Dal report governativo, infatti, risulta una casistica molto frequente, che non a caso vede primeggiare Agrigento, la provincia dove ricade l’isola di Lampedusa, teatro di migliaia di sbarchi ogni anno.

Il report

I dati, messi a disposizione dal Dipartimento della pubblica sicurezza – scrive la commissaria straordinaria Maria Luisa Pellizzari – consentono un monitoraggio generale a partire dal primo gennaio 1974 al 30 giugno scorso, con un totale di 235.999 ritrovamenti (pari al 72,8%) su un complessivo di 324.389 denunce di scomparsa registrate dalle forze di polizia. Al 30 giugno 2023, le denunce di scomparsa attive sono 88.390. Nel periodo di riferimento (primo gennaio-30 giugno 2023) i dati registrati sul fenomeno contano 6.297 ritrovamenti su un totale di 13.031 denunce, con 6.734 attive. In questo range, mettendo in relazione il totale delle 13.031 denunce col numero degli scomparsi, si conferma che il 73,9% (9.626 casi) attiene alla fascia under 18, il 22,5% (2.934) corrisponde alla fascia della maggiore età e il 3,6% (471) sono over 65».

Sicilia in testa

La Sicilia è la regione italiano con il più elevato numero di denunce di scomparsa e anche in questo caso il dato dei minori non accompagnati non può non influire a causa della presenza dei centri di accoglienza. Nel primo semestre dell’anno, infatti, sono state ricevute 3.366 querele, più di Lombardia (il territorio italiano più popoloso, 1.467), Campania (1.290), Puglia (1.200), Lazio (784), Friuli Venezia Giulia (775), Emilia Romagna (662) e Piemonte (581). Poi c’è la Toscana (574), dove Livorno pesa per il 16%. Nella nostra regione, le persone mai ritrovate, nei primi sei mesi dell’anno sono state 220 e la provincia labronica, in questo caso, percentualmente pesa molto di più, per il 28% del totale. Nello Stivale il territorio con il numero più alto di denunce e persone mai ritrovate è Agrigento, rispettivamente con 1.002 e 702 casi, come anticipato il territorio più sollecitato dall’accoglienza dei profughi.

I dettagli

Il commissario, a livello italiano, elenca anche gli scomparsi per nazionalità. Delle 13.031 denunce, infatti, 8.500 riguardano cittadini stranieri e 4.531 gli italiani. «I dati sugli stranieri – si legge nel report – riportano 8.500 querele, con 2.878 persone ritrovate e 5.622 denunce ancora attive». Molti i minori non italiani di cui non si hanno più notizie: 5.075 su un totale di 7.503 denunce (2.428 sono stati quindi ritrovati). Ben 4.461 hanno fra i 15 e i 17 anni e 614 sono under 14. Fra le nazionalità prevalenti Egitto (1.015), Guinea (758), Tunisia (679), Costa d’Avorio (544), Afghanistan (451), Eritrea (364), Gambia e Siria (136), Pakistan (123) e Marocco (106). Ragazzini che, con ogni probabilità, hanno raggiunto l’Italia su un barcone e che poi, dopo essersi allontanati dalla comunità per minori alla quale erano stati assegnati, hanno varcato i confini del Belpaese o stanno cercando di farlo per andare a lavorare in un Paese, nella speranza di un futuro migliore.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Sport

Calcio: Serie B

Pisa stellare, travolto il Sassuolo all’Arena: la capolista cade sotto i colpi nerazzurri

Sportello legale