Il Tirreno

Livorno

Eccellenze livornesi

L’amaro livornese strega il mondo: «Una passione che diventa realtà». Gli ingredienti del digestivo premiato

di Fancesca Suggi

	Da sinistra Fabio Elettrico Gaetano Laudisa e Piercristian Elettrico
Da sinistra Fabio Elettrico Gaetano Laudisa e Piercristian Elettrico

Medaglia d’oro internazionale nel settore spiriti e distillati per il labronico “Tamaro

13 ottobre 2023
3 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. A metà tra lo scienziato, l’alchimista, l’artigiano, l’artista. Con le 21esima medaglia Fabio Elettrico e il figlio Piercristian, questa volta a braccetto con Gaetano Laudisa, portano Livorno in cima al mondo della categoria "Spiriti e distillati" del "Concours mondial de Bruxelles" con l’amaro 100% livornese "Tamaro". Per la prima volta in Italia, dopo 25 anni dalla prima edizione, Spirit Selection 2023 si è svolta a Treviso.Due labronici, il primo d’adozione perché le sue origini sono calabresi, 50 anni (era un ex paracadutista che si è innamorato della città e qui è rimasto) pilastro del prestigioso liquorificio "Il re dei re" di via dell’ Antimonio e l’altro 33anne dietro al bancone della nuova gestione del bar del circolo Arci di Collinaia che la ricetta che ha conquistato la medaglia d’oro a livello internazionale l’ha inventata. «Ho sempre avuto il sogno di fare un amaro, sin da bambino: questa medaglia è come un sogno e spero di essere solo all’inizio», commenta a caldo con grande entusiasmo. Nel 2020 durante la pandemia il giovane ha avuto tempo da dedicare al suo sogno. Un paio di anni di esperimenti. Poi quegli ingredienti particolari che insieme creavano qualcosa di speciale.

«Gli ingredienti principali sono camomilla, finocchio e anice che sono tre elementi a me cari, il primo che ho sempre preso per dormire meglio, il secondo che per me rappresenta la botanica perfetta e il terzo che richiama i sapori delle fiere dove andavo da bambino». Poi l’incontro col "Re dei re", quel Fabio Elettrico che con le sue botaniche segrete distillate in via dell’ Antimonio, dal 2018 ad oggi macina medaglie e ampolle d’oro di livello mondiale. «Le ricette hanno sempre bisogno di più teste per trovare l’equilibrio giusto e con Fabio c’è stato da subito feeling: la commercializzazione è arrivata nel 2022», continua lui che da sempre, per gli amici è "Tano".

Da questo suo nickname nasce la scelta del nome dell’amaro che ha conquistato gli esperti del mondo. «Tamaro sigifica l’amaro di Tano: un mio carissimo amico ha messo insieme le due parole e da lì è nato il nome Tamaro». La notizia della vittoria è arrivata da Elettrico. Laudisa non crede alle sue orecchie. «Non me l’aspettavo: devo dire che chi lo assaggia dice che è buonissimo, ma vincere un concorso internazionale è un’altra cosa». Il 33enne vuole lanciare un messaggio ai giovani: «Quello di coltivare le proprie passioni: lavorare duro, sacrificio e impegno alla lunga portano sempre risultati».

Ed è fiero di questo successo tutto labronico Fabio Elettrico. Nella sua azienda ci sono distillati pluripremiati come il Bitter Amaranto, poi il liquore con l’acqua di mare "Amarea". E ancora a parte dedicare gran parte della sua produzione alla città di Livorno, ci sono anche alchimie cento per cento naturali e fatte a mano come omaggio alla sua famiglia, c’ è l’amaro "Amarangela" che nasce quale omaggio a mamma Angela, che alla fine degli anni ’70 ideò un amaro da bere a casa in famiglia. Poi c’è il vermouth chinato riserva 2 Pr , una dedica speciale ai due figli (uno di loro volato in cielo prematuramente). Poi c’è Elektro Gin il primo gin italiano allo zafferano.

«Sono tutti prodotti naturali, privi di aromi e coloranti: tutte le botaniche sono frutto di infusioni a freddo», ci tiene a dire. Accanto a lui nello scrigno di famiglia c’è il figlio 21enne Piercristian rapito dal fascino della ricerca di nuovi accostamenti e immancabile il sostegno della compagna Leonella Conioli che lo aiuta. «Ogni medaglia è per me è per noi motivo d’orgoglio, ogni premio vinto ci aiuta a fare sempre meglio ovunque e dovunque. I nostri premi sono patrimonio della nostra città. Poi sapere che mia nonna da lassù è orgogliosa di me credo sia il premio più grande». E guarda ai figlio: «Degno erede: il Tamaro è stato realizzato a 4 mani e Piercristian Elettrico e stato l’attore principale». 

Primo piano
L’inchiesta

Moda in Toscana, Al Jazeera imbarazza Montblanc: «Subappalti sottopagati e opachi». La scena simbolo del docufilm

di Mario Neri e Giulia Poggiali
Sportello legale