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Livorno, al liceo Classico ecco i bagni arcobaleno: «Ce li hanno chiesti due ragazze»

di Alessandro Lazzerini
Livorno, al liceo Classico ecco i bagni arcobaleno: «Ce li hanno chiesti due ragazze»

Una toilette riservata all’altro sesso  nei gabinetti dei maschi e delle femmine. La preside: «Il principio che deve guidare un dirigente scolastico, così come i professori, è l’attenzione al benessere e alle esigenze di alunne e alunni»

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LIVORNO. Entrando nei bagni del liceo Niccolini Palli, sia nella sede di via Ernesto Rossi che nell’altra struttura di via Maggi, ci si accorge subito della novità: una targhetta arcobaleno spicca all’entrata dell’area bagni dei maschi e di quella delle femmine e poi, all’interno, sulla porta di un gabinetto. Sono le cosiddette toilette neutre, le prime nelle scuole livornesi, che possono essere utilizzate da tutti gli studenti, senza alcuna distinzione di genere.

Attenzione: ciò non significa che ci sarà un bagno unico per tutti – come accade ad esempio in molti bar e ristoranti –, ma di fatto i ragazzi che per sensibilità si sentono a disagio ad entrare in un bagno per gli uomini, potranno avere accesso nella zona dei bagni femminili dove troveranno un gabinetto neutro dedicato. Lo stesso varrà anche per le ragazze che abbiano le stesse esigenze.

La preside

La soluzione è stata adottata dalla nuova dirigente scolastica Teresa Cini dopo che alcune ragazze le hanno presentato il loro disagio nel dover entrare nel bagno delle femmine. «Il principio che deve guidare un dirigente scolastico, così come i professori, è l’attenzione al benessere e alle esigenze di alunne e alunni – sottolinea al Tirreno la preside, lo scorso anno alle Micali, che dal primo settembre ha preso il timone del liceo di via Ernesto Rossi –. Questa è la base dell’attitudine che un adulto deve avere quando cerca di capire le necessità degli adolescenti. Il passaggio fondamentale è ascoltare: rendersi disponibili a capire di cosa questi giovani abbiamo bisogno. È una cosa normale, nella scuola come a casa e in altre istituzioni».

Qualche giorno fa la dirigente scolastica aveva parlato di una rinascita del Liceo Classico, e più in generale dell’istituto Niccolini Palli, dopo anni di calo delle iscrizioni a favore di altri poli scolastici.

Una delle prime novità apportate da Cini nel primo mese di gestione dell’istituto è proprio questa, un gesto “rivoluzionario” per Livorno, essendo il primo, che vuole avvicinare l’istruzione cittadina ad una mentalità più inclusiva ed europea. «All’estero è la normalità e dovrebbe esserlo anche qui – aggiunge Cini –. Ci sono tanti esempi in Italia, da Torino a Verona, passando per Pisa. Faccio un altro esempio: quando sono arrivata mi hanno segnalato dei problemi per i ragazzi disabili nella struttura di via Maggi. Barriere architettoniche che rendevano difficile il passaggio per questi alunni. Ecco chi ha posto questo bisogno relativo al bagno neutro, viveva un’altra barriera, magari meno visibile materialmente, ma altrettanto importante e bisognosa di ascolto».

Il prof

Sulla stessa linea d’onda anche Lamberto Giannini, dallo scorso anno docente al Liceo Niccolini Palli dopo una vita trascorsa al Liceo Enriques. «Non ci dovrebbe essere neanche il bisogno di dover commentare questa novità, è una necessità civile – esordisce il professore –. Il bagno è un luogo in cui ognuno di noi vuole mantenere la propria intimità e quindi il fatto di mettere tutti a proprio agio mi sembra azzeccato e dovuto. Non è che questo ha eliminato gli altri bagni, ha solo completato aggiungendo una nuova soluzione che permetterà ai ragazzi di vivere meglio in un luogo in cui comunque trascorrono gran parte della giornata. Mi sembra molto semplice. Così come ho trovato anacronistica la divisione tra maschi e femmine di domenica scorsa alle elezioni. La divisione per alfabeto mi sembra più corretta».

La rivoluzione

La tematica è complessa e molto delicata e per questo merita di essere trattata con attenzione. Di sicuro a Livorno si tratta di una svolta storica che all’interno del Liceo Classico – questo almeno era l’obiettivo – dovrebbe aver permesso a tutti di essere a loro agio in bagno e quindi in un luogo estremamente cruciale come la scuola. Ma è probabile che l’iniziativa funga da “guida” per altri istituti che abbiano in mente questa soluzione e soprattutto le richieste di alcune alunne del Classico, potrà essere di impulso per altri ragazzi e ragazzi che si sentiranno di presentare le proprie necessità ai rispetti dirigenti. 


 

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