Il Tirreno

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antifascismo

Si è spento a 86 anni Mauro Nocchi, voce dell'anima rossa di Livorno

Mauro Zucchelli
Mauro Nocchi
Mauro Nocchi

Le sinistre livornesi sono in lutto per la scomparsa di Mauro Nocchi, una delle figure simbolo della Livorno antifascista: ex dirigente del Pci, poi leader dell'Arci e speaker della Barontini

04 marzo 2020
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LIVORNO. Si è spento all’età di 86 anni Mauro Nocchi, una delle figure che nella Livorno nell’ultimo mezzo secolo hanno contribuito a dare voce all’anima “rossa” della città: prima nel Pci, poi nell’Arci, quindi nelle lotte per la pace e come storico speaker della Coppa Barontini, che non è mai stata solo una competizione remiera ma una comunità di voci e passioni in cui si sono confederati vari pezzi della sinistra livornese.

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Era anche uno degli esponenti più interessanti del mondo dell’antifascismo. Agli inizi del decennio scorso aveva dato alle stampe la seconda edizione di “Fascisti a Livorno”: la prima era stata nel ’90 per i tipi dell’editore Corrado Nocerino con il marchio La Nuova Fortezza. E se per dire che Livorno era diventata improvvisamente nera nel ’22 non sono sufficienti i 200 tipacci che assediano il Comune per dire che il sindaco “rosso” Mondolfi era stato butatto fuori da Palazzo Civico a furor di popolo, anzi i fascisti furono costretti a chiamare a raccolta squadristi da mezza Toscana, è pure vero che si parte da quella foto-simbolo in copertina per raccontare cosa sarà nel Ventennio il consenso al regime. Con prefazione di Mario Baglini e sotto i vessili dei partigiani dell’Anpi, Nocchi ha alzato il velo - con tutta l’amarezza e il dolore di un   comunista vero - sul fatto che la città aveva prima della guerra era stata anche teatro di adunate oceaniche e di retorica filo-mussoliniana lasciando tutt’altro che isolati gli sgherri delle "squadracce" che assassinavano gli oppositori nelle loro case o tendevano gli agguati per sfinirli a suon di botte.

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“Con Mauro se ne va un pezzo importantissimo della storia politica, associativa e culturale di Livorno. Una persona i cui valori forti e radicati sono sempre stati per me di esempio. Come d'esempio erano, in ogni occasione, il suo pensare, il suo comportamento e il suo agire”. A dirlo è il consigliere regionale Pd Francesco Gazzetti ricordandone anche il ruolo nell'organizzazione della Coppa Barontini “di cui Mauro è stato anima, voce narrante e colonna portante”. E aggiunge l’ “abbraccio più forte e affettuoso alla carissima Iolanda”, la moglie di Nocchi che con lui ha condiviso una vita di impegno attivo. “A lei, alla figlia Dalia, a tutti i familiari di Mauro cosi come ai compagni di una vita di questo uomo straordinario vanno le mie più sentite e commosse condoglianze”.

Anche Buongiorno Livorno si stringe attorno ai familiari di Nocchi, “una figura importante nella politica e nella cultura della nostra città”. Lo sottolineano ricordando “con affetto il percorso fatto insieme, agli inizi della storia del nostro movimento”.

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