Il procuratore: «Decisiva la collaborazione dei cittadini»
«Per prima cosa è doveroso ringraziare la preziosa collaborazione dei cittadini che hanno permesso all’indagine di avere uno sviluppo. In secondo luogo questa inchiesta si inserisce nel quadro di...
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«Per prima cosa è doveroso ringraziare la preziosa collaborazione dei cittadini che hanno permesso all’indagine di avere uno sviluppo. In secondo luogo questa inchiesta si inserisce nel quadro di controlli voluti dalla Procura della Repubblica e che nei mesi scorsi hanno riguardato altri appartenenti ad uffici pubblici e alle forze dell’ordine». Il procuratore capo Ettore Squillace Greco da un lato coglie l’occasione dell’arresto dell’ex capo del nucleo carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro per aprire le porte ai cittadini che vogliono denunciare attività sospette facendo intendere che la Procura ha tutto l’interesse a fare chiarezza su eventuali comportamenti infedeli di chi al contrario dovrebbe garantire l’ordine e la legge. Nel caso dell’arresto del sottufficiale ad indagare sono stati i carabinieri del nucleo investigativo di Livorno. «Questo è l’esempio – conferma il comandante provinciale dell’Arma Alessandro Magro – che non ci nascondiamo dietro ad un dito: chi sbaglia ne risponde nelle sedi opportune. È ovvio che siamo ancora in una fase di indagine preliminare e quindi è altrettanto giusto che l’indagato si difenda nelle sedi opportune, fino al terzo grado di giudizio». Parlando dell’inchiesta il comandante spiega come «l’Arma abbia avuto l’onere di accertare alcune ipotesi, di averlo fatto in maniera seria e tempestiva. Riscontrando come le ipotesi fossero confermate».