Luigi Mangione, chi è l’ingegnere arrestato per l’omicidio di Brian Thompson – Video
Catturato in un fast food grazie a una segnalazione, tra gli effetti personali del giovane è stato rinvenuto un manifesto politico
Il caso dell’omicidio di Brian Thompson, amministratore delegato della United Healthcare Group, ha preso una piega sorprendente, con il coinvolgimento di Luigi Mangione, un ingegnere di 26 anni originario del Maryland. Mangione è stato arrestato in un McDonald's della Pennsylvania, dopo essere stato riconosciuto da un cliente che ha contribuito a fornire agli inquirenti gli indizi necessari per risalire alla sua identità. La scena era macabra: il giovane, seduto al tavolo, aveva con sé un documento falso, sotto il nome di “Marc Rosario”, e una pistola con silenziatore. Nonostante i tentativi di nascondersi, gli investigatori hanno trovato rapidamente le prove che lo legano al crimine.
Ingegnere di successo
Mangione, che si presentava come un ingegnere di successo, con un curriculum accademico impeccabile, non era il killer che ci si sarebbe aspettati. Nessun profilo da uomo addestrato al crimine, ma un giovane educato e brillante, laureato all'Università della Pennsylvania. Tuttavia, dietro questa facciata si nascondeva un uomo con forti ideologie anti-capitaliste. Le forze dell'ordine, dopo aver esaminato gli effetti personali di Mangione, hanno trovato un manifesto politico che recitava: “Questi parassiti se la sono cercata, doveva essere fatto”. Il giovane, dunque, non ha agito per motivi personali ma per una profonda ostilità nei confronti del sistema capitalistico, in particolare verso l'industria sanitaria privata statunitense.
Chi è Luigi Mangione
Nato in una famiglia benestante e cresciuto in un ambiente di prestigio, Mangione non dava alcun segno di voler seguire le orme di personaggi come l’anarchico Theodore John Kaczynski, noto come “Unabomber”. Negli anni, però, le sue letture e convinzioni si sono radicalizzate. Tra i suoi autori preferiti, oltre a Kaczynski, c'erano anche Socrate e Bruce Lee. La sua evoluzione ideologica lo ha portato a sviluppare un odio crescente verso il sistema economico e sanitario degli Stati Uniti, che ha visto come ingiusto e oppressivo.
Gli indizi
Gli investigatori sono riusciti a raccogliere vari indizi che lo legano all'omicidio, tra cui le impronte lasciate su una bottiglia d'acqua consumata in uno Starbucks. Inoltre, il suo legame con l'arma da fuoco – una pistola probabilmente assemblata con componenti provenienti da una stampante 3D – ha sollevato ulteriori interrogativi. Sebbene la pistola si fosse inceppata durante l’azione, il movente non sembra essere un errore casuale ma una scelta deliberata. Mangione è accusato di omicidio di secondo grado per aver ucciso Brian Thompson, colpendo a morte l’amministratore delegato fuori dall’hotel Hilton di New York, con un colpo di pistola. Sebbene la sua intelligenza e l’aspetto impeccabile abbiano ingannato inizialmente gli investigatori, la sua ideologia radicale e la sua determinazione lo hanno portato a compiere un atto tragico che ha scioccato l'intero Paese.
In manette
Oggi, Mangione si trova in custodia con l’accusa di omicidio, possesso di arma da fuoco, possesso di documenti falsi e contraffazione. La sua estradizione a New York è prevista, dove dovrà affrontare la giustizia per il suo crimine.