Leonardo Caffo, il filosofo condannato a 4 anni per maltrattamenti e lesioni alla compagna – Video
A Milano, la Procura aveva chiesto una condanna di 4 anni e mezzo
Il filosofo Leonardo Caffo è stato condannato a quattro anni di reclusione per maltrattamenti aggravati e lesioni gravi nei confronti della sua ex compagna. La decisione è stata presa dalla quinta sezione penale del Tribunale di Milano, presieduta dal giudice Alessandra Clemente, al termine di un processo che ha portato alla luce episodi di violenza psicologica e fisica avvenuti tra il 2019 e il 2022.
La sentenza
La Procura aveva richiesto una pena di quattro anni e mezzo di reclusione, escludendo le attenuanti generiche. I giudici hanno accolto gran parte delle richieste dell’accusa, stabilendo anche una provvisionale di 45mila euro e l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. Due delle aggravanti contestate sono state escluse, e le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni. Dopo la lettura della sentenza, Caffo ha dichiarato: «Va bene colpirne uno per educarne mille, io sono stato colpito. Su un piano morale chiedo scusa». Ha inoltre espresso rammarico, sottolineando la speranza che non si verifichino più episodi di violenza contro le donne.
Gli episodi contestati
Secondo il capo d’imputazione, i presunti maltrattamenti sarebbero iniziati nell’estate del 2019, con minacce, insulti e violenze verbali e fisiche protratte fino al 2022. Uno degli episodi più gravi si sarebbe verificato il 17 agosto 2020, durante una vacanza a Catania: Caffo avrebbe afferrato violentemente la mano destra della donna, causandole una frattura scomposta con accorciamento di un dito. L’incidente era stato inizialmente attribuito a una caduta sotto la doccia. La lesione è stata certificata dai periti del Tribunale, che hanno stimato una malattia superiore ai 40 giorni, pur senza rilevare danni permanenti alla capacità prensile della mano.
La difesa e le misure cautelari
Durante il processo, i legali di Caffo hanno ammesso che la relazione era diventata conflittuale, negando tuttavia le accuse di violenza fisica e psicologica. Nonostante ciò, l’allora gip Ileana Ramundo aveva disposto una misura cautelare di allontanamento dal nucleo familiare, con divieto di avvicinamento alla ex compagna, revocata nel settembre 2023 a ridosso della scadenza dei termini.
Le conseguenze per Caffo
La vicenda ha avuto ripercussioni anche sulla carriera pubblica del filosofo. Nel dicembre 2022, Caffo aveva deciso di rinunciare alla partecipazione al festival Più libri più liberi a Roma, diretto da Chiara Valerio.