Bancomat e pagamenti pos bloccati: trovata la causa del guasto, ecco quando ripartirà tutto
L'incidente ha avuto un forte impatto sulle operazioni bancarie in tutto il paese. Molti utenti hanno segnalato difficoltà nell'effettuare pagamenti con carta, nei trasferimenti online e nei prelievi di contante, soprattutto nelle prime ore del disservizio
Ora è stata trovata la causa. Ecco cosa sta bloccando i pagamenti Pos e Bancomat in tutta Italia. E soprattutto è stato comunicato quando finiranno i disagi. Da giovedì 28 novembre infatti l’Italia ha dovuto fare i conti con una serie di disagi legati ai pagamenti elettronici e ai prelievi tramite bancomat. Un guasto che ha coinvolto il circuito delle carte di credito e dei Pos (Point of Sale) ha causato difficoltà in tutta la nazione, bloccando le transazioni elettroniche e, in molti casi, impedendo il prelievo di contante presso gli sportelli automatici.
La causa del guasto
Il disservizio è stato causato da un problema tecnico legato alla rete di Worldline, una delle principali fintech europee, che ha risentito di «problemi di connessione ai suoi data center in Italia», come spiegato ufficialmente dalla società. Secondo la nota di Worldline, la causa dell’incidente sarebbe da ricercare in «lavori di installazione delle tubature del gas da parte delle autorità locali, che hanno danneggiato gravemente i cavi e la rete del nostro fornitore». Questo ha determinato un’interruzione nella fornitura di servizi di pagamento elettronico, con effetti che si sono concentrati principalmente in Italia, ma con alcuni effetti collaterali anche in altri mercati europei. Il guasto è iniziato intorno alle 11:25 di giovedì 28 novembre, e inizialmente si è pensato a un attacco informatico, vista la crescente preoccupazione per gli attacchi hacker al sistema bancario e finanziario, segnalati più volte dalla Banca Centrale Europea e dalla Banca d'Italia negli ultimi anni. Tuttavia, la spiegazione ufficiale ha escluso il rischio di un attacco hacker, legando il disservizio a un problema fisico legato ai lavori in corso.
L'impatto sul sistema bancario e sugli utenti
L'incidente ha avuto un forte impatto sulle operazioni bancarie in tutto il paese. Molti utenti hanno segnalato difficoltà nell'effettuare pagamenti con carta, nei trasferimenti online e nei prelievi di contante, soprattutto nelle prime ore del disservizio. Le principali banche coinvolte sono state Bper Banca e Banco Bpm, con picchi di segnalazioni alle 14 di giovedì 28 novembre e un nuovo aumento nelle prime ore di venerdì 29 novembre, quando si sono registrati ulteriori disservizi, soprattutto per quanto riguarda i pagamenti nei negozi e nei bar. Anche i pagamenti online, effettuati tramite carte di credito e piattaforme come PayPal e Nexi, sono stati interessati dal guasto. Gli operatori coinvolti nel disservizio includono alcune delle principali carte di credito come American Express, Diners Club, Maestro, Mastercard e Visa, così come Bancomat e Pagobancomat, che hanno ricevuto la stessa segnalazione da parte di Worldline circa l’interruzione della rete.
Cosa sta facendo Worldline per risolvere il problema
Worldline ha dichiarato che i lavori di ripristino della rete sono iniziati il giorno successivo al guasto, quindi il 29 novembre, e che la causa dell’incidente è circoscritta a una zona geografica specifica, quindi non dovrebbe impattare su altri settori del sistema. La società si è scusata per i disagi arrecati a esercenti e consumatori, confermando che l’incidente non è stato causato da un attacco hacker, ma da un danno fisico alla rete. Nonostante i disagi, Worldline ha assicurato che il servizio è in fase di recupero e che la situazione dovrebbe tornare alla normalità nelle prossime ore. Tuttavia, le segnalazioni di malfunzionamenti sono continuate anche nei giorni successivi, con diverse segnalazioni di difficoltà nei pagamenti tramite POS in bar, ristoranti e negozi, e di problemi nei prelievi da sportelli automatici.
Sicurezza e affidabilità dei servizi finanziari
Questo incidente mette in luce le vulnerabilità legate all’outsourcing dei servizi informatici, un tema che è stato più volte sollevato dalla Banca d'Italia e dalla Banca centrale europea. Sebbene l’outsourcing aumenti l’efficienza e riduca i costi per le banche e gli operatori finanziari, espone anche a potenziali rischi operativi, soprattutto quando un piccolo disguido o malfunzionamento in una parte del sistema può avere ripercussioni a livello nazionale. Gli esperti di settore hanno già sottolineato che questi eventi potrebbero incentivare una riflessione sulla gestione centralizzata dei sistemi critici, per garantire maggiore stabilità e resilienza del sistema finanziario.Con l’aumento dei pagamenti elettronici, delle transazioni digitali e dell’uso di carte di credito e bancomat, disservizi come quello di giovedì sono un segnale della necessità di implementare misure di sicurezza più robuste e piani di continuità operativa più efficaci, per evitare che eventi simili possano avere ripercussioni tanto gravi sulla vita quotidiana dei consumatori e sull'economia del Paese.