Grosseto, addio a professoressa e volontaria Avo
Docente di matematica e fisica, portava conforto ai malati in ospedale
GROSSETO. «La ricordo come una donna dall’infinita pazienza e con alcune di noi ce ne voleva; aveva il dono di farti piacere come nessun’altra materia la matematica. Aveva una leggerezza e spensieratezza nelle spiegazioni in classe che comprendevi ogni virgola di argomenti anche molto difficili».
Sono stati in molti, anche sui social, a salutare così Letizia Maestrucci, classe 1959, la professoressa di matematica e fisica del Polo liceale Aldi, morta all’ospedale delle Scotte di Siena, per una patologia che ha rovinato la sua esistenza negli ultimi quattro anni. La professoressa, amata da generazioni di studenti, era andata in pensione anticipatamente nel 2021, per stare vicino alle figlie Beatrice e Gaia e ai suoi tre nipoti, pochi mesi prima del grave malore che l’ha colpita.
Laureata in matematica all’università degli studi di Siena, Letizia Maestrucci ha trascorso la sua carriera di insegnante tra il Rosmini e il Classico, lasciando sempre un bel ricordo, facendo amare e apprezzare la matematica e la fisica anche ai più scettici, agli studenti che partivano prevenuti e che grazie ai suoi insegnamenti si sono dovuti ricredere.
I suoi ragazzi hanno accolto la notizia della morte della loro prof con incredulità, tanto dolore e l’hanno ricordata con immenso affetto. Immediato anche il comunicato della sua scuola, che ha reso pubblica la morte, avvenuta domenica.
La nota e il ricordo
«Il Polo Liceale Aldi, stringendosi alla famiglia nel dolore per la perdita della cara Letizia – si legge nella nota – la ricorda con grande affetto e stima profonda, per la sua dedizione all’insegnamento, la disponibilità verso colleghi e studenti e il suo indimenticabile sorriso». Letizia, che oltre alle amate figlie Beatrice e Gaia lascia il marito, l’architetto Sergio Catarsi, oltre a essere stata una grande insegnante è stata una grande donna, dal cuore d’oro. Per anni ha fatto parte attivamente dell’associazione volontari ospedalieri, l’Avo, nella quale portava conforto agli ammalati con la saggezza di una docente e la dolcezza di una mamma. «Era una donna molto attiva – la ricorda il cognato Roberto Catarsi – pensi che io e mio fratello, che è diventato suo marito, l’abbiamo conosciuta nell’associazione Scout nella parrocchia del Sacro Cuore, un’attività che ha portato avanti per diversi anni».
L’ultimo saluto
Nella camera ardente allestita nel pomeriggio nell’obitorio dell’ospedale Misericordia sono state centinaia le persone, studenti, vecchi scout, colleghi di scuola, ma anche amici e familiari che hanno voluto esternare di persona alle figlie e al marito il loro dispiacere, il loro dolore, per una perdita prematura. Il funerale si svolgerà martedì 11 febbraio alle 15,30 alla Basilica del Sacro Cuore. La famiglia chiede a chi parteciperà, se lo vorrà, di fare offerte all’Avo.