Il Tirreno

Grosseto

Il lutto

L’ultimo saluto all’ex sindaco e padre del Montecucco

di Matteo Scardigli
Giorgio Galassi
Giorgio Galassi

Sua la battaglia insieme a Salustri per il riconoscimento della Docg: seppe gettare le basi per il decennio di sviluppo del territorio

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CINIGIANO. Ex sindaco che gettò le basi per lo sviluppo del paese, padre nobile della Docg del Montecucco (insieme all’assessore Leonardo Salustri), amministratore pubblico che fermò l’avanzata della discarica della Bucona. Basterebbe questo per riassumere la figura di Giorgio Galassi, primo cittadino dal 1995 al 1999 scomparso nel pomeriggio di martedì (10 dicembre) all’età di 83 anni. Ma Galassi era anche un commercialista impeccabile e, a detta delle tante persone che oggi lo piangono, un uomo al quale «ciascuno di noi deve qualcosa».

La nota e i ricordi

L’amministrazione comunale si unisce al dolore della famiglia: «A titolo personale e a nome dell’intera comunità porgiamo le più sentite condoglianze e ci uniamo al dolore della famiglia per la perdita del nostro caro compaesano. Il suo ricordo resterà nei nostri cuori», scrive in una nota il sindaco Luciano Monaci. L’ex primo cittadino Marzio Scheggi, che gli succedette in municipio, aggiunge: «Era un uomo di strada, arguto, allegro e divertente. Nato commercialista (aveva studio a Grosseto, in via Liri), nel 1995 fece una scelta per il cambiamento in una lista civica per il bene comune di Cinigiano. A fine mandato non si ricandidò per motivi di lavoro, per evitare conflitti di interessi».

Galassi sedette anche nel Cda della Banca della Maremma e fu consigliere in Fiora Reti, quando l’acquedotto si costituì da municipalizzata e divenne una spa. Ed è proprio Claudio Ceroni, ex presidente dell’Acquedotto del Fiora e di società del gruppo Acea, già vicesindaco e assessore comunale a definirlo «un solido “muratore” in queste vesti, ma anche fautore dell’associazionismo a Sasso d’Ombrone». Il “Sasso” di cui era originario e dov’era tornato a vivere raggiunta l’età della pensione. Sui terreni della Bucona, invece, oggi sorge proprio l’azienda leader del Montecucco, denominazione catalizzatrice e volàno di investimenti che portarono in paese un decennio di crescita verticale in termini di accoglienza e valore aggiunto enogastronomico.

Il cordoglio e l’ultimo saluto

Ne sa qualcosa Fabio Panfi, titolare con il socio Adelmo Galassi del ristorante Rintocco: «Aprimmo nel 1991 proprio grazie al suo preziosissimo aiuto di commercialista. Il mio ex socio, Massimiliano Vannelli, era suo nipote; anche lui è venuto a mancare anni fa». Alla notizia della scomparsa sono state decine le persone che hanno voluto stringersi nel cordoglio alla famiglia, sui social così come all’obitorio dell’ospedale Misericordia di Grosseto. Galassi lascia la moglie Clorinda (per tutti semplicemente Clori) e i due figli Fabio e Fabrizio. I funerali di Giorgio Galassi sono fissati per il 12 dicembre alle 15,30 nella chiesa delle Nevi al Molino.

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