Olive in Toscana, è un anno di boom di produzione: l’effetto sui prezzi
Bilancio di produzione positivo per i Frantoi Legacoop nonostante un avvio di stagione “ristretto” e una rendita più bassa del solito
GROSSETO. Legacoop Toscana batte in record delle olive molite in questa campagna olearia, e brinda alla leadership regionale nella produzione di olio extravergine di oliva. Compreso l’Igp Toscano. «A oggi – recita una nota dell’associazione – i frantoi aderenti a Legacoop in tutta la regione mettono a segno un risultato complessivo di oltre 300mila quintali di olive molite. Sulla costa e nel Grossetano si attesta una crescita delle di circa il 40%, mentre nelle zone centrali, come le province di Firenze e Siena, che avevano visto quasi azzerata la produzione nello scorso anno, si raggiungono punte del 250% in più».
I prezzi di vendita al litro
Se la resa per quintale di olive è generalmente più bassa del solito, la sovrapproduzione ha abbondantemente compensato il divario. «Le cooperative – afferma Patrizio Mecacci, responsabile dipartimento agroalimentare di Legacoop Toscana – hanno prezzi di molitura più bassi della media, partendo dai 17 euro al quintale anche in zone ad alto pregio, con prezzi di vendita al dettaglio dei primi oli toscani della campagna 2024/25 che oscillano tra i 16 e i 17, 50 euro al litro».
Le politiche sui prezzi
La cooperazione toscana, poi, rilancia il metodo dell’aggregazione tra i produttori come unica via per abbattere efficacemente i costi di produzione, cercare la massima remunerazione possibile e non disperdere le opportunità di acquisto che un prezzo eccessivo di vendita potrebbe compromettere. L’esperienza di Legacoop è ormai consolidata in un’unica filiera olearia per produzione e commercializzazione, nella quale le cooperative di base più importanti sono organizzate all’interno dell’Op Olivicoltori Toscani Associati. E detengono le partecipazioni principali della Montalbano Agricola Alimentare Toscana, alla quale va il compito del presidio dei mercati nazionali e internazionali.
La cooperativa Terre dell’Etruria
In provincia di Grosseto Legacoop Toscana è rappresentata dalla cooperativa Terre dell’Etruria, il gigante che ha sede a Donoratico e associa quasi 5mila aziende agricole e sei frantoi in lavorazione. Che quest’anno hanno raggiunto il record di 180mila quintali di frangitura. «La nostra cooperativa – spiega il presidente Massimo Carlotti – quest’anno ha gestito anche i frantoi di Vinci e di Montepulciano, dove siamo subentrati a ridosso delle campagne di molitura, in un’annata di carica straordinaria. A fine stagione organizzeremo incontri con i soci produttori in tutte le zone in cui siamo presenti, per migliorare ancora e affrontare le questioni emerse».
Nel grossetano Terre dell’Etruria gestisce il frantoio sociale di Montiano, nel Comune di Magliano. «Chiuderemo le operazioni di frangitura entro il prossimo 15 dicembre – spiega il responsabile Giulio Fontana – In contemporanea con il termine per produrre olio extravergine d’oliva a marchio Igp Toscana, al quale potenzialmente è destinato il 95% delle olive che lavoriamo. Complessivamente lavoreremo 25mila quintali di olive, in aumento del 50% sullo scorso anno, conferite da 300 aziende distribuite da Grosseto a Capalbio, fino a Saturnia. Le olive sono molto belle ma cariche d’acqua, per cui la resa in termini di olio è intorno all’11%, in diminuzione sulla media storica ma compensata dall’incremento produttivo. Ne abbiamo infatti lavorate così tante che gli impianti di biogas hanno avuto difficoltà a ritirarci la sansa».