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Grosseto, la gioielliera Patrizia Mirolli si è spenta a 72 anni: madre forte e sincera

Grosseto, la gioielliera Patrizia Mirolli si è spenta a 72 anni: madre forte e sincera

Ereditò il mestiere dai genitori che partirono da zero, domenica mattina il funerale

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GROSSETO. Avrebbe compiuto 72 anni il prossimo mese di marzo; è morta ieri in ospedale a Grosseto, sopraffatta da una grave malattia, la situazione era precipitata negli ultimi giorni. Si è spenta così la gioielliera Patrizia Mirolli, imprenditrice che dal padre Enzo Mirolli e dalla mamma Giancarla Gemignani aveva ereditato fin da piccola la passione per i preziosi. Anelli, collane, bracciali e orologi.

Il babbo e la mamma, che partirono da zero costruendosi un mestiere e diventando di fatto i capostipiti di quella che poi è diventata una generazione di gioiellieri sopraffini, a Patrizia (loro figlia unica) insegnarono subito a Castiglione della Pescaia “l’arte” della bellezza, che poi fu da lei portata avanti al meglio anche a Grosseto, dove negli anni ’60 aprì i battenti un altro negozio Mirolli. Nella gioielliera all’imbocco di corso Carducci, concessionaria Rolex, Patrizia ha lavorato fin quando la malattia non ha preso il sopravvento. E oggi è François Khoury, il figlio avuto dal marito Nabil d’origini libanesi, a portare avanti l’attività di famiglia (con le due gioiellerie di Grosseto e Castiglione), mentre l’altra figlia Carolina vive a Torino.

Sono tantissimi gli amici che piangono una donna forte, dal cuore enorme. Il figlio François, tra le lacrime, ama ricordarla come «un peperoncino di grande carattere, una donna sincera che non esitava a dire le cose in faccia, molto diretta e schietta, pochi fronzoli. Amata e stimata, circondata da persone che le hanno voluto bene davvero. È stata una mamma di gran carattere e personalità, appassionata di cibo e cose belle. Una persona generosa e che viveva di piccole cose. Riteneva una fortuna il fatto di poter vivere e godere di cose semplici: il suo balcone, i suoi fiori, il giardino del mare».

Fino all’ultimo, in queste ultime ore di vita, Patrizia Mirolli ha organizzato le sue cose con lucidità e forza d’animo. Sapeva che stava per andarsene; con i familiari, ha praticamente preparato un messaggio d’addio, che poi è stato pubblicato dopo la sua morte. «Ho deciso di andare, mi dispiace se non sono riuscita a salutare tutti ma è stata veloce anche per me. E alla fine credetemi ero anche un po’ stanca. Sono sicura che ci rivedremo, ovviamente il più tardi possibile». Il funerale, allestito dalle onoranze funebri Grandini, è domenica mattina alle 10 alla chiesa di San Francesco. «A mamma – dice il figlio – piaceva la tranquillità della domenica e siamo riusciti a farlo». l


 

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