Grosseto, a Porta Corsica il “caffè è servito”: il Nazionale rialza le saracinesche
Apertura fissata per metà marzo dopo due anni di chiusura causa Covid. Lo scorso anno ha festeggiato i 90 anni di vita, essendo stato inaugurato nel 1932
GROSSETO. È stata fissata per metà marzo la riapertura dal Caffè Nazionale di Porta Corsica.
Lo storico bar, che la famiglia Butteroni ha acquistato nel 2011, è chiuso ormai dal marzo 2020, a causa del Covid e non ancora riaperto per vari motivi. «Uno di questi – sottolinea Roberta Butteroni – è il fatto che in centro, durante i mesi invernali, non c’è abbastanza movimento durante la giornata, per cui non possiamo tenere aperto contemporaneamente il Caffè Nazionale e il Bar Perugina di via Manin. Non avrei dai due bar gli incassi per i dipendenti, che devono invece riscuotere puntualmente».
Si confida dunque che, con la bella stagione, la gente faccia una bella passeggiata in centro e si fermi in un locale che lo scorso anno ha festeggiato i 90 anni di vita, essendo stato inaugurato nel 1932. Un bar che ha una caratteristica che lo rende particolare: una pedana che diventa una terrazza sul centro storico, dove sorseggiare un aperitivo o per incontrare un amico.
«Io e mia sorella Martina – prosegue Roberta – non vediamo l’ora di ripartire e di poter riabbracciare i nostri clienti, ai quali abbiamo preparato, tramite la Segafredo, un caffè particolare che merita di essere assaggiato. Saremo dietro al bancone con lo stesso entusiasmo, con la volontà che ci contraddistingue, al servizio della clientela, disponibili a fare un orario allungabile, sulla base delle presenze. Ai tempi della rassegna Piazze d’Europa abbiamo chiuso anche alle due di notte».
Quali saranno le novità? «Dal punto di vista estetico abbiamo rifatto le luci, per quanto riguarda le nostre proposte, pensavamo ai pranzi veloci, per chi a poco tempo prima di tornare in ufficio, avendo anche a disposizione un piccolo laboratorio».
Il Caffè Nazionale, i cui fondi sono di proprietà di un avvocato romano, in questo periodo verrà portato avanti anche dai dipendenti del Bar Perugina. «In contemporanea con l’apertura del locale di Porta Corsica – fa presente Fabrizio Butteroni – ci vedremo costretti a chiudere il Bar Perugina, a causa dei lavori di risistemazione del tetto dell’edificio che ci ospita. Con le impalcature non possiamo mettere i tavoli all’aperto, per cui preferiamo sfruttare gli ampi locali dell’altro bar, per ospitare la nostra affezionata clientela che dovrà spostarsi solo di pochi metri».
La famiglia Butteroni, che per 15 anni ha gestito il bar dell’ospedale, ma che ha legato il suo nome anche ad altre riuscitissime attività, dalla fine della primavera sarà impegnata anche al Bagno Le Poste di Marina di Grosseto, nel quale funziona anche un gettonatissimo ristorante.
«Senza dimenticare – dice ancora Roberta – anche abbiamo in gestione gli eventi al Centrofiere di Braccagni, che da aprile riproporranno in grande stile la Fiera del Madonnino. Considerato che i lavori per la manutenzione dello stabile di via Manin dureranno circa tre mesi, il Bar Perugina tornerà ad essere un punto di riferimento per le colazioni e per un coffee break dalla fine dell’estate».