L’allarme
«Vinti qui più di 4 milioni»
Al bar pizzeria di Braccagni da oggi caccia al misterioso fortunatissimo giocatore. Con 5 euro ha acquistato una quota del Superenalotto, il “6” non usciva dal 2021
GROSSETO. Braccagni, 1.500 anime o poco più, fra le quali – da ieri – quella di un milionario: non uno degli ospiti della tradizionale fiera del Madonnino, ma il giocatore (o giocatrice) che si è portato a casa una quota stratosferica di un “6” da record del Superenalotto (che non usciva da maggio 2021) che vale 371 milioni di euro.
Non è dato sapere se il fortunatissimo (o fortunatissima) abbia seguito l’estrazione in diretta. Ma chi era per le strade del paese, ieri sera, giura di non aver sentito grida di giubilo.
«Tutto tranquillo», conferma Giuseppe Demasi, titolare insieme alla moglie Ludovica Papa del bar pizzeria Interno 44 di via Anita Garibaldi, locale del paese dove fino a ieri mattina si erano vinti al massimo 30 euro. «Questa sera ho vinto anch’io, ma soltanto 5 euro», aggiunge Demasi, raggiunto telefonicamente da Il Tirreno mentre abbassava la saracinesca.
Cinque euro vinti, tanti quanti ne ha – viceversa – spesi l’anonimo (o anonima) che ha acquistato una quota di un sistema del Superenalotto. Cinque euro per vincerne 4.123.704,71 esattamente come gli altri 89 che hanno partecipato con lui alla combinazione in tutta Italia, due dei quali in provincia di Firenze: uno a Borgo San Lorenzo e uno a Pontassieve.
Difficile, se non impossibile, individuare chi ha comprato la schedina vincente. E l’orizzonte temporale non aiuta a restringere il campo: l’acquisto è stato effettuato fra ieri e l’altroieri.
«Qui viene chiunque: il dipendente pubblico, l’operaio, il pensionato; ma anche qualcuno di passaggio da fuori. Tutti, fra un caffè e un’operazione al terminale, ci “buttano” qualche spicciolo: vendo tra i 20 e i 25 biglietti al giorno. E tutti quelli che giocano dicono che “se è fortuna, è fortuna anche con un euro”», racconta Demasi.
I titolari del bar pizzeria Interno 44 hanno bisogno di tempo per metabolizzare l’accaduto. La testa, nel frattempo, è altrove.
«Io e Ludovica ci siamo sposati lo scorso giugno. Lei è incinta, nostra figlia Caterina nascerà fra poco», racconta ancora Demasi, raggiante di felicità, senza nascondere il desiderio più naturale che ci sia. «Spero che la persona che ha vinto ritorni al bar. Spero che si ricordi di me che gli ho venduto il tagliando», confessa, ma subito corregge il tiro: «Mi auguro che faccia un bel regalo per la nascita della bambina»l