Il Tirreno

FOLLONICA. Alberi troppo alti: i residenti di via della Pace continuano a protestare, ma nessuno li ascolta.

Nella strada principale della 167 Est, dall’incrocio con viale Europa fino all’edicola, sono presenti dei pini calvi che hanno raggiunto un’altezza che supera le abitazioni che insistono su quel lato della carreggiata. Piante con rami pendenti, che i residenti delle palazzine giudicano molto pericolosi per la loro incolumità, per la sicurezza delle loro case, ma anche per chi cammina sul marciapiede. Da tempo i follonichesi chiedono al Comune che quei pini siano tagliati nella parte superiore. «Riteniamo che l’altezza di questi alberi – hanno scritto i residenti al prefetto, al sindaco di Follonica Andrea Benini e alla Protezione civile – che hanno la caratteristica di avere un legname fragile che si sgretola con facilità, possano rappresentare pericoli sia per chi attraversa la strada che per chi vive nelle palazzine accanto». Non solo: nella lettera veniva segnalato che, essendo molto alti, quei pini attirano le scosse elettriche e in passato, nel novembre 2014, una delle piante venne spaccata in due da un fulmine. Secondo i residenti la manutenzione del verde da parte del Comune in questo caso è scarsa e si limita ai rami più bassi, giustificando la tipologia di intervento con il fatto che tale pino è inserito tra le piante monumentali del territorio e quindi non soggetto a cure che invece vengono programmate per altri alberi. «Torniamo a chiedere al Comune di interessarsi alla questione – dicono alcuni residenti – il vento degli ultimi giorni ci ha messo nuovamente in allarme, perché abbiamo il timore che possa accadere qualcosa di spiacevole. Non capiamo come mai nessuno ci ascolta: le nostre richieste sono indirizzate alla salvaguardia dell’incolumità delle persone. Perché ogni volta si deve aspettare che succeda qualcosa di grave per intervenire? Quello che chiediamo è semplicemente che quei pini siano tagliati nella parte superiore e controllati periodicamente: i rami si sgretolano facilmente e quando tira vento la situazione diventa veramente pericolosa». (p.v.)