«Autovelox necessari in centro e diffusione dei monopattini»
Guarnieri: «Ecco come si può arrivare a zero vittime come a Oslo»
FIRENZE. Entra in vigore da oggi il nuovo codice della strada voluto dal ministro Salvini. Tolleranza zero per chi guida col cellulare, per chi parcheggia dove non dovrebbe, per alcol e droga al volante, introduzione della patente sospesa e altre cose che hanno suscitato non poche perplessità come l’obbligo di targa, casco e assicurazione per i monopattini o le complicazioni per l’uso degli autovelox. «Dopo due anni di lavori hanno partorito un topolino», commenta Stefano Guarnieri, che dal 2010, con la onlus che porta il nome del figlio Lorenzo ucciso da un automobilista ubriaco e drogato, promuove attività di prevenzione per la sicurezza stradale a Firenze e nel resto d’Italia. «Sotto alcuni aspetti - aggiunge - la sicurezza sarà addirittura minore».
Firenze può fare molto di più Il punto è che buona parte delle novità introdotte dal nuovo codice sono “autocentriche”. Sono norme definite un passo indietro, per esempio, dalla Federazione italiana ambiente e mobilità (Fiab), che solo pochi giorni fa diceva: «Sarà più difficile e costoso per i Comuni estendere le reti ciclabili e affrontare concretamente il problema della sicurezza stradale». Una preoccupazione condivisa alla fine di novembre anche dall’assessore alla mobilità fiorentina Andrea Giorgio che però invece non poteva che concordare con l’introduzione dell’obbligo del casco sui monopattini. Una norma, quest’ultima, che ha fatto infuriare anche le aziende di noleggio. «In generale sono misure che privilegiano le auto rispetto ai soggetti più vulnerabili - spiega Guarnieri - perché c’è una minore attenzione ai pedoni, prevedono limitazioni all’allargamento delle zone a 30 Km/h e delle Ztl e limitano anche la micromobilità. L’impatto su Firenze riguarderà soprattutto questo ed è un problema - aggiunge - perché in certa parte la micromobilità aiutava a ridurre il traffico soprattutto sull’ultimo miglio. Anche queste norme che sembrano andare verso un miglioramento delle norme di sicurezza, in realtà hanno un effetto collaterale importante: ne riducono l’uso - conclude - Se vai a colpire un mezzo nuovo come il monopattino non si diffonderà e non diffondendosi aumenterà il numero delle auto. Ma a Firenze si potrebbero fare tantissime cose perché ha le dimensioni per diventare una città come Oslo, a zero vittime, cioè una città dove non muore nessuno».
Luci e ombre sulla sicurezza «Far rispettare il codice della strada è una priorità ma anche non tartassare le tasche dei cittadini in modo improprio», diceva qualche settimana il consigliere della Lega Mossutto esultando per l’approvazione del nuovo codice della strada. Il riferimento è agli autovelox, “sacrosanti vicino a scuole, ospedali e case di riposo” ma non altrove, perché “su strade a grande scorrimento, messi a ripetizione, e magari neanche segnalati, hanno un fine non esattamente corrispondete alla sicurezza stradale”. «In pratica - spiega Guarnieri - viene eliminata quasi totalmente la possibilità di usare gli autovelox dentro i centri abitati». Altro aspetto controverso è quello delle multe. «Per fare un esempio - aggiunge Guarnieri - se si pensa alla Ztl di Firenze, con il costo di un multa normale, in un giorno si potrà entrare e girare in auto nella Ztl quante volte vogliamo. È come se pagassi una tassa - conclude - E lo stesso vale per multe per eccesso di velocità, che se prese in sequenza sulla stessa tratta valgono una multa solo maggiorata di un terzo».
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