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L’indagine

Esplosione a Calenzano: identificate le cinque vittime, via libera ai funerali. Attesi i primi avvisi di garanzia


	Il deposito Eni di Calenzano dopo l'esplosione
Il deposito Eni di Calenzano dopo l'esplosione

Conclusi gli esami autoptici e sul Dna. Lunedì 16 dicembre nuovo sopralluogo nel deposito Eni in cui è avvenuta l’esplosione

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CALENZANO. Sono state identificate tutte e cinque le vittime dell'esplosione avvenuta lunedì 9 dicembre nel deposito di carburanti Eni a Calenzano (Firenze). Lo fa sapere la Procura di Prato con un breve comunicato a firma del procuratore Luca Tescaroli. Nella nota viene spiegato che sono stati ultimati gli accertamenti autoptici, odontoiatrici e sul Dna «che hanno consentito di attribuire i resti umani alle persone decedute», resti che «verranno posti a disposizione dei loro cari». Gli esami, affidati a tre medici legali (Martina Focardi, Beatrice Defraia e Rossella Grifoni) e due genetisti (Ugo Ricci e Vilma Pinchi), si sono svolti all'istituto di medicina legale dell'ospedale fiorentino di Careggi.

Autorizzati i funerali

La Procura ha così dato il via libera allo svolgimento dei funerali degli autotrasportatori Vincenzo Martinelli, Carmelo Corso e Davide Baronti e dei due tecnici manutentori della ditta Sergen Gerardo Pepe e Franco Cirelli, che potranno tenersi la prossima settimana. Al momento la Procura mantiene il massimo riserbo sull'indagine. «Le delicate indagini in corso - si legge nella nota diffusa da Tescaroli - richiedono la massima riservatezza. L'ufficio è impegnato a svolgere le necessarie investigazioni per accertare prima possibile le eventuali responsabilità ove esistenti per fornire le necessarie risposte».

Maxi perizia poi i primi avvisi di garanzia

La Procura ha proseguito con l'esame dei documenti acquisiti durante le perquisizioni negli uffici Eni e nelle ditte che lavoravano in appalto nel deposito di Calenzano. Lunedì 16 dicembre, alle ore 10,30, è previsto un sopralluogo nell'area in cui è avvenuta l'esplosione, alla presenza dei tre consulenti nominati dalla Procura per fare luce sulle cause del disastro. Il sopralluogo dei tre consulenti (esperti in incendi, esplosivi e in chimica) dovrebbe confluire in una maxi perizia che si annuncia decisiva per l'accertamento delle responsabilità. A giorni sono attesi i primi avvisi di garanzia, dopo l'apertura del fascicolo di indagine per i reati di omicidio colposo plurimo, lesioni gravi, crollo doloso di costruzioni o altri disastri e rimozione dolosa delle cautele contro gli infortuni sul lavoro.

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