Il Tirreno

Firenze

La testimonianza

La corsia preferenziale è piena di buche, ambulanze costrette a rallentare per arrivare a Careggi: «Quel percorso è un’agonia»

di Giulia Poggiali
il manto stradale della corsia preferenziale che corre tra via Sestese e via Reginaldo Giuliani
il manto stradale della corsia preferenziale che corre tra via Sestese e via Reginaldo Giuliani

Il racconto di una volontaria: «Per i pazienti trasportati a Careggi è un’agonia»

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FIRENZE. Un percorso accidentato, fatto di buche che i volontari della Misericordia dicono di non esagerare se vengono chiamate «voragini». Parliamo del tragitto che le ambulanze sono costrette a compiere per portare il ferito o il malato all'ospedale di Careggi, passando per via Sestese fino a via Reginaldo Giuliani. Una corsia preferenziale salva vita, capace di ridurre gli ingorghi, il cui manto stradale è, però, tutt'altro che lineare.

Il tragitto viene, nei casi peggiori, vissuto con tensione: ogni secondo conta e può fare la differenza. Soprattutto in quei casi dove il codice rosso costringe gli autisti a premere sull'acceleratore senza badare ad altro. Ma come racconta una volontaria di più misericordie nella provincia di Firenze, che ha scelto di restare anonima, ciò non è possibile: «Delle volte ci troviamo costretti a rallentare perché certe buche sono troppo profonde e rischiano di causare ulteriori danni. Il problema è che la strada verso via Reginaldo Giuliani è la più veloce, l'unica che ci permette di arrivare in tempi brevi all'ospedale». La corsia preferenziale si separa dall'adiacente, rivolta al traffico cittadino, in virtù di un cordolo giallo, che in teoria dovrebbe facilitare il percorso, ma che in questo caso lo rende ancora più complesso: «Quando ci troviamo dinanzi a casi estremi non vorremmo trovarci a rallentare per evitare le buche che sembrano dei veri e propri crateri. L'unica alternativa sarebbe passare all'altra corsia ma ciò è impossibile perché il cordolo la delimita – continua la volontaria –. Il viaggio è tutt'altro che confortevole: i pazienti sentono tutte le buche e spesso si lamentano, anche se il codice è bianco e non accendiamo la sirena. Dobbiamo tener presente che se il soggetto si trova in ambulanza viaggia in posizioni tutt'altro che comode, disteso su una barella. Bisogna trovare una soluzione, per questo ne abbiamo parlato con Simone Scavullo, il presidente del comitato cittadini per Firenze, nel tentativo che possa aiutarci a trovare qualcuno in grado di risolvere questo problema».

Infatti la segnalazione proviene proprio dal presidente del comitato, che si è occupato della stesura di un documento da presentare all'amministrazione comunale fiorentina per segnalare il disagio che volontari e pazienti condividono. Sempre lungo il percorso, il presidente segnala la presenza di due autovelox «non a norma».

Delle buche lungo il tragitto ne parla anche il governatore della Misericordia di Sesto Fiorentino, Sandro Biagiotti, che ammette che il manto stradale presenta importanti difetti da molto tempo. Il governatore riconosce che ci sono stati diversi interventi finalizzati a mitigare il duro colpo dovuto al passaggio su una buca, ma la pioggia e altri fattori causano lo sfaldamento delle toppe che coprono l'avvallamento stradale: «Ma è una condizione che vivono tutte le strade fiorentine. I volontari conoscono a memoria la strada e sanno dove sono le buche, per cui sappiamo come evitarle, spesso anche rallentando. Ma non sempre possibile».

Dinanzi a questa situazione, l'assessore alla mobilità Stefano Giorgetti ha rassicurato che si farà carico delle richieste e che segnalerà il problema per un imminente intervento al fine di rendere il tragitto verso il presidio ospedaliero più confortevole possibile.


 

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