Certaldo, con la variante 429 ancora chiusa traffico in tilt e viabilità nel caos: quando è previsto il ritorno alla normalità
Troppi divieti per i mezzi pesanti: ennesima difficile giornata per i conducenti e per le decine di aziende del territorio
CERTALDO. Traffico in tilt in Valdelsa, soprattutto lungo il ponte dell’Elsa, alla Steccaia di Badia a Elmi, frazione di San Gimignano, e a Badia a Cerreto, frazione di Gambassi Terme. I disagi preannunciati a causa della proroga della chiusura della variante della 429 di Certaldo, dopo l’incidente che ha coinvolto un tir e il successivo sversamento di olio alimentare che trasportava, si sono puntualmente verificati ieri alla riapertura delle aziende dopo le festività natalizie. Disagi che probabilmente continueranno almeno fino a venerdì, quando è prevista la riapertura della strada (quella in corso è la sesta chiusura da quando la variante è stata inaugurata). Le alternative attorno agli abitati di Certaldo, Gambassi Terme e San Gimignano, non sono state evidenziate e questo ha generato ancora una volta una gran confusione, soprattutto fra gli autotrasportatori.
I disagi
Quella di ieri, 7 gennaio, è stata l’ennesima difficile giornata per i conducenti dei mezzi pesanti e, conseguentemente, anche per le decine di aziende attive sul territorio e per la viabilità in Valdelsa. Dall’alba, il ponte sull’Elsa ha visto un massiccio traffico. Chi proveniva da Siena, direzione Empoli, e viceversa, ha percorso il ponte dove vi sono due divieti per i mezzi pesanti (per la larghezza e per il peso). Un ponte che nel 2026, a seguito dei lavori che inizieranno nel corso dell’anno, verrà chiuso per otto mesi: uno scenario che, in una situazione come quella di questi giorni, rischia di creare ulteriori problemi.
Il sindaco
Il sindaco di Certaldo, Giovanni Campatelli, ha parlato di «un problema di difficile risoluzione», proseguendo però sul fatto che «chi commette una infrazione, riceverà una contravvenzione». Dalla chiusura della variante alla 429, spesso i mezzi pesanti attraversano viale Matteotti, il sottopasso di via Caduti sul Lavoro e il ponte sull’Elsa. Una situazione di emergenza, certo, ma che fa emergere ancora una volta le criticità infrastrutturali del territorio. A mancare sono ancora una volta le risposte a quella che, secondo gli autotrasportatori e il Comitato del Ponte Boccaccio, rischia di trasformarsi in un’emergenza soprattutto con la chiusura del ponte sull’Elsa.
L’ordinanza
L’ordinanza di chiusura della variante alla 429 è stata emanata dalla Città metropolitana di Firenze per bonificare e mettere in sicurezza la strada dopo l’incidente (prorogata fino a giovedì in vista della riapertura prevista per lunedì scorso), ma i Comuni coinvolti – da Certaldo a Gambassi Terme a San Gimignano –, sembrano avere un ruolo prudenziale soprattutto sulle eventuali sanzioni a chi non rispetta le regole. Un vero e proprio grattacapo per un importante polo industriale come quello della Valdelsa. E, soprattutto tra gli autotrasportatori, l’auspicio è che non ci siano in futuro altre chiusure, soprattutto nel corso del prossimo anno, quando anche il ponte sull’Elsa chiuderà per almeno otto mesi al traffico veicolare.