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Empoli, con il raddoppio ferroviario tre sottopassi e un parcheggio: l’assemblea e i numeri del progetto

di Danilo Renzullo
Un momento dell’assemblea pubblica che si è tenuta al circolo Arci di Fontanella alla presenza di decine di persone, dei rappresentanti dei comitati
Un momento dell’assemblea pubblica che si è tenuta al circolo Arci di Fontanella alla presenza di decine di persone, dei rappresentanti dei comitati

Il sindaco: «Rassicurazioni per opere contro il rischio idraulico»

07 novembre 2024
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EMPOLI. Tre sottopassi, un parcheggio e tre nuove casse d’espansione per mitigare il rischio idraulico. Queste, in sintesi, le opere che saranno realizzate parallelamente al progetto di raddoppio ferroviario previsto da Rfi sulla linea Empoli-Granaiolo. È quanto emerso dall’assemblea pubblica che si è tenuta al circolo Arci di Fontanella, frazione interessata assieme a quella di Sant’Andrea dal piano di Rfi per arrivare al raddoppio della strada ferrata su un percorso di circa tredici chilometri.

Durante l’assemblea, alla quale hanno partecipato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il sindaco di Empoli Alessio Mantellassi, Simone Millozzi, presidente di Acque Spa, Fabrizio Rocca, project expert di Rete ferroviaria italiana, oltre ai tecnici comunali, di Acque e di Rfi, la società di Ferrovie dello Stato ha annunciato la realizzazione anche di un terzo sottopasso ciclopedonale oltre ai due già presenti nel progetto. A supporto, la Regione Toscana realizzerà anche un nuovo parcheggio. Una nuova infrastruttura per cercare di rendere meno impattante il progetto e facilitare i collegamenti tra le due frazioni.

Abbandonata, invece la possibile soluzione di costruire un sovrappasso carrabile o un cavalcaferrovia. Va avanti, invece, la progettazione di opere di difesa idraulica. Durante l’incontro, il dirigente dell’urbanistica del Comune di Empoli Alessandro Annunziati e quella del settore dei lavori pubblici Roberta Scardigli hanno spiegato che verranno reperite le risorse per la progettazione di interventi di mitigazione idraulica di fossi e rii minori che arrivano a Fontanella e Sant’Andrea. In pratica, dovrà essere creata a monte una barriera che possa, in caso di piogge intense, contenere volumi d’acqua a protezione dell’abitato. Entro fine anno è prevista la conclusione della progettazione preliminare. A questo si aggiungerà l’intervento sul sistema fognario. «Il progetto per convogliare gli scarichi verso il depuratore di Cambiano vale due milioni di euro e si prevede di completarlo entro il 2026 – spiega Millozzi –. Si tratta di 4.400 metri di nuove condotte e tre stazioni di sollevamento. Sarà un progetto sostenibile sul territorio grazie alle tecnologie che puntano a ridurre le interferenze con le strade, le linee ferroviarie e i corsi d’acqua presenti tra Sant’Andrea e Fontanella».

Un punto, quello del rischio idraulico, sul quale cittadini e comitati a più riprese hanno chiesto interventi, ma soprattutto di prevedere opere a difesa degli abitati. «Il tema del rischio idraulico – sottolinea il primo cittadino – è molto sentito, l’amministrazione ha affidato la progettazione delle casse di espansione e abbiamo chiesto alla Regione di finanziare interamente l’opera da tre milioni di euro. È già inserito nel piano triennale delle opere pubbliche. Il tema del sottopasso è stato anch’esso molto sentito – aggiunge Mantellassi –, abbiamo avuto rassicurazioni per arrivare alla realizzazione di tre sottopassi. Abbiamo chiesto anche ad Acque di sistemare la questione fognature e il progetto da due milioni di euro è stato presentato. Da parte dell’amministrazione, ci impegniamo a portare nuovi servizi come con il restauro della ex Casa del Fascio di Fontanella, su cui porteremo l’Urp diffuso. L’altro impegno è quello di una commissione permanente per tutta la durata dell’opera, gli uffici comunali hanno quasi finito una proposta di regolamento su cui voterà il consiglio comunale e alla quale parteciperanno i cittadini scelti tramite un avviso pubblico e le altre parti in causa».

Molte le richieste, le osservazioni, le precisazioni e gli interrogativi posti dai cittadini, a partire da quelli presentati dal comitato “Per un altro raddoppio” e del comitato “Alberi di Empoli”, che hanno chiesto interventi anche a difesa delle abitazioni presenti lungo il tracciato. «Non ci dovrà essere nessuna casa in cui non si potrà accedere, saremo garanti di un’analisi minuziosa e attenta – sottolinea Giani –. Nel momento in cui il progetto è maturato, pensare di sospenderlo è impossibile, si gioca l’esigenza di collegamento e trasporto pubblico della Toscana. Questo progetto aggiorna 13 chilometri di rete da Granaiolo a Empoli con la prospettiva di una Toscana che non può essere quella di 150 anni fa. Ora il progetto va fatto bene: lo sviluppo esecutivo deve tenere conto di casa per casa e punto per punto. Ci saranno i soldi per i progetti di tre casse d’espansione, oltre al terzo sottopasso e al parcheggio accanto al sottopasso. Sento miei anche i lavori necessari per prevenire cambiamenti climatici, dopo che in pochi giorni ho decretato ben quattro volte lo stato di allerta regionale per maltempo».

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