Il Tirreno

L’episodio

Cecina, colpita al volto dal coltello vagante mentre è al lavoro nel salumificio

di Claudia Guarino
L'ospedale di Cecina (foto di archivio)
L'ospedale di Cecina (foto di archivio)

Usb: «Gesto di stizza del caporeparto». La cooperativa: «Una casualità»

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MONTESCUDAIO. È stata colpita al volto da un coltello vagante durante un turno di lavoro e, una volta arrivata al pronto soccorso, le sono stati dati quattro punti di sutura. È successo martedì 7 gennaio all’interno del salumificio Sandri di Montescudaio e se per il sindacato Usb tutto ciò è legato al fatto che «un caporeparto ha ferito una lavoratrice con una coltellata dopo aver saputo di un errore nella produzione» per la cooperativa Nuovo Futuro, che nel salumificio ha l’appalto della produzione, «si è trattato di un atto involontario privo di qualsivoglia dolo e avvenuto in un contesto di non conflittualità». Ma andiamo con ordine.

La ricostruzione

Una lavoratrice impiegata nel reparto porzionati l’altra mattina è andata al pronto soccorso per una ferita al volto, è stata medicata, ha ricevuto quattro punti di sutura e dopo sono state avviate le pratiche per l’infortunio sul lavoro. Fin qui le versioni di datore di lavoro e sindacato coincidono. Perché è sulla dinamica del gesto che si discostano l’una dall’alta.

«Durante le lavorazioni al banco, non appena arrivata la comunicazione che c’era stato un errore nella produzione di alcuni prodotti, il caporeparto, in uno scatto d’ira, ha lanciato violentemente il coltello che aveva in mano sul bancone da lavoro – fa sapere Usb Livorno tramite una nota –. Lo stesso è rimbalzato andando a colpire una lavoratrice vicino all’occhio». Da Nuovo Futuro, d’altra parte, fanno sapere che «non c’è stata l’intenzionalità dell’atto». Il caporeparto cioè, non avrebbe avuto l’intenzione di ferire nessuno con l’arnese che «gli è sfuggito di mano». Tuttavia Nuovo Futuro sottolinea come «lavorando le carni con i coltelli è opportuno fare molta attenzione proprio per evitare che si verifichino casi simili».

La nota

Usb, d’altra parte, spiega che «nell’ultimo anno sono decine gli infortuni registrati all’interno del salumificio Sandri» e, anche riguardo l’organizzazione del lavoro, aggiunge che «dopo gli scioperi e le manifestazioni, ha inviato un esposto dettagliato alla Procura della Repubblica di Livorno, alla guardia di finanza, all’Asl e all’ispettorato del lavoro ma al momento nessuno è ancora intervenuto».

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