Rosignano, è morto l’imprenditore agricolo Giorgio Farabollini
Arrivato da bambino a Rosignano ha sempre lavorato in campagna creando l’azienda. Il Giogo, ora anche agriturismo. Aveva 70 anni
ROSIGNANO. Una chiesa gremita per dare l’ultimo saluto a Giorgio Farabollini, persona conosciuta, stimata ed amata da tutta la comunità che si è stretta, in questi giorni, attorno alla famiglia. Giorgio Farabollni aveva 70 anni. Nato a Macerata, la famiglia d’origine si spostò a Rosignano Marittimo quando era ancora bambino.
Qui, da niente, la famiglia aprì una piccola azienda agricola che con il tempo e la dedizione giornaliera si è ampliata. Era andato in pensione qualche anno fa ma «non si è mai di fatto staccato dall’azienda tanto era la sua dedizione e la sua passione», racconta la nuora Azzurra Tomici. Un’azienda nella quale lavorava il fratello di Giorgio Farabollini, la moglie Liana Secchiello e il figlio più grande Andrea. Una vita spesa nel sacrificio e nel lavoro con la gioia di creare qualcosa per i tre figli, Andrea, Eleonora ed Alessio, e per i nipoti.
Da poco, prima che si ammalasse, aveva comprato un trattore, per un’azienda con 120 mucche da latte, campi di grano, che produce vino ed olio e che, grazie all’impegno di tutta la famiglia, si è anche trasformata in agriturismo: Il Giogo. 12 camere immerse nella quiete e nel verde della collina a una decina di chilometri dal mare, tra i vigneti e gli animali da cortile, meta di tanti turisti in cerca di un luogo in cui riposarsi e ricaricare le batterie.
Purtroppo la malattia di Farabollini, ha colto tutti all’improvviso e che in poco tempo, nonostante le cure, se lo è portato via. Forte il legame con la famiglia e con la moglie Liana Cecchiello.
Una vita passata sempre insieme a pensare al lavoro e ai figli. Mai distanti. Ma forte era anche il legame anche con i suoi concittadini con i quali ha fatto un pezzo di storia di Rosignano Marittimo. «Tutto ciò che ha fatto – ricorda con commozione Tomici – lo ha fatto per la famiglia e non solo».
Qualche anno fa, assieme ad alcuni amici, fondò a Rosignano Marittimo la sede del Mutuo Soccorso. Perché, lo ricordano in molti in questi giorni, Giorgio Farabollini era un uomo buono, che pensava e si dedicava anche agli altri.
A testimonianza di questo, la chiesa di Rosignano Marittimo gremita di persone durante il giorno del funerale che si è tenuto martedì scorso. Ma anche le tante testimonianze di affetto verso quest’uomo e la sua famiglia. «Abbiamo sentito la pienezza del vostro amore – scrive Azzurra Tomici sulla pagina Facebook Sei di Marittimo Se – e ringraziamo uno a d uno tutti voi per averci dedicato tempo con messaggi, telefonate ed abbracci. Non dimenticheremo mai questo calore, il calore di un’intera comunità di questo nostro caro paese».
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