Il Tirreno

Versilia

Lungocanale come i Navigli

di Donatella Francesconi
Lungocanale come i Navigli

Prime idee per il nuovo Piano strutturale che ridefinisce spazi e funzioni della città Il centro «omologato» punti su prodotti tipici, artigianato locale e innovazione

13 aprile 2024
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VIAREGGIO. Piano strutturale – lo strumento che “ridisegna” la città – atteso per maggio come esito del lavoro che il Comune ha affidato al prestigioso studio dell’architetto Stefano Boeri. Intanto, il gruppo di lavoro che ha avviato il processo partecipativo (si attendo le date del calendario degli incontri pubblici) ha prodotto una prima sintesi degli incontri avuti con assessori, consiglieri comunali, rappresentanti delle forze politiche (solo quelle presenti in consiglio). Fino al 30 maggio si possono ancora compilare i questionari che sono disponibili sul sito del Comune cliccando su “Servizi” e poi “Urbanistica” e poi “Nuovo Piano strutturale 2024-Processo partecipativo”. I questionari sono per i cittadini (per ciascuna fascia di età), per le imprese, e per i giovani con meno di 14 anni.

Uno dei tempi sui quali punta l’attenzione il gruppo di lavoro del processo partecipativo è quello del recupero dei fondi commerciali sfitti. Tema già analizzato nel Regolamento urbanistico in vigore che ne consente il recupero abitativo se la originaria destinazione era questa. Per i fondi commerciali sfitti, si legge nel report consegnato ai consiglieri comunali, «è da valutare una strategia di “zonizzazione del recupero differenziato” che cataloghi gli spazi in base al loro potenziale di riuso – estemporaneo, temporaneo o permanente – per fini abitativi, commerciali o di servizio. L'obiettivo è quello di stimolare un riuso dinamico e versatile degli spazi vuoti, promuovendo una rigenerazione urbana che incentivi l'innovazione e la creatività imprenditoriale».

Tema dei temi è quello del futuro del centro città che ancora spera nel recupero del mercato di piazza Cavour, ma intanto vede chiudere un attività commerciale dopo l’altra. L’analisi elaborata dopo gli incontri che si sono succeduti, racconta un centro di Viareggio vittima di «un processo di omologazione commerciale, con una tendenza alla standardizzazione dell'offerta che minaccia di compromettere l'unicità e il fascino della città». La soluzione ipotizzata è «promuovere una strategia commerciale che valorizzi le peculiarità locali, sostenendo le attività indipendenti e quelle che riflettono l'identità culturale e storica della città». Insomma, è necessario «un rinnovato focus sull'artigianato locale, sui prodotti tipici e sull'innovazione nel settore dei servizi potrebbe non solo arricchire l'offerta commerciale ma anche stimolare l'aggregazione sociale, trasformando il centro in un luogo di incontro, scambio e scoperta».

C’è un luogo di Viareggio che ha suscitato particolare attenzione: il Burlamacca e il suo lungocanale. «L’ambito del canale Burlamacca», si legge, «si presta a diventare una passeggiata e uno spazio pubblico lineare di qualità, paragonabile ai Navigli milanesi. La sua valorizzazione potrebbe trasformare significativamente l'esperienza urbana e il rapporto con l'acqua in città».

Dal Burlamacca alla Darsena da «rilanciare». La zona della Darsena, storicamente dedicata al divertimento, così la sintesi, «richiede un rinnovamento che includa il rilancio di locali per giovani e un'offerta culturale moderna e allettante. Un approccio integrato può riconvertire questo spazio in un polo di attrazione e di socialità per la comunità giovanile».


 

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