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Santini, la Casa della penna da ben 150 anni: «Le attività come la nostra fanno le città»

Santini, la Casa della penna da ben 150 anni: «Le attività come la nostra fanno le città»

Livorno, le sorelle Francesca, Michela e il contributo della famiglia in via Marradi e via Cambini: «Il commercio va tutelato e sostenuto, nostro padre Piero tanto ha fatto per il settore»

01 maggio 2024
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LIVORNO. «I negozi storici fanno le città, è un presupposto di cui non possiamo non tenere conto, i fondi commerciali vuoti in determinate strade sono un problema economico, sociale, politico. Il commercio va tutelato e sostenuto». Lo affermano con convinzione Francesca e Michela Santini. Il cognome che portano è un simbolo in città. Sono, oggi, i pilastri della cartoleria Santini di via Marradi 60 e partecipano all’iniziativa di Confcommercio per valorizzare i negozi di vicinato, insieme al Tirreno.

Un passato importante e un presente di boutique di penne e prodotti per l’ufficio (ci lavorano anche tre commesse) punto di riferimento in città nato su via Marradi nel 1962, ma ingloba anche la storia di “La casa della penna”, insegna cittadina molto più antica, gestito da Michela Santini quando la sede era in corso Amedeo.

«La Casa della Penna nacque nel 1874, purtroppo il negozio di corso Amedeo era diventato troppo piccolo per le esigenze del tempo e abbiamo deciso di concentrare l’attività su via Marradi». Le due sorelle ricordano con nostalgia e gratitudine il contributo dei genitori: «Nostra madre, Laura Cocchini, gestiva su via Marradi una galleria d’arte e diventammo un punto di riferimento per tanti pittori, cari amici, fra cui Natali e Fremura. Abbiamo più volte sponsorizzato il premio Rotonda e abbiamo avuto come amici e clienti tante generazioni di artisti livornesi. Nostro padre, Piero Santini, ha fatto tanto per questo negozio e per le attività dello stesso genere fra Livorno e la Toscana. E’ stato ai vertici di Confcommercio, dell’associazione mondiale delle aziende dei cartolai, ed ebbe la capacità di mettere insieme tutta la filiera del settore. Poi fu anche assessore comunale al commercio e al turismo, come tecnico, dal 2004 quando sindaco era Alessandro Cosimi. Io sono prevalentemente su via Marradi mentre mia sorella Francesca è soprattutto al Santini Big Shop di via Cambini. Un po' di stanchezza sicuramente la avvertiamo, perché il cliente è sempre più esigente, ma noi teniamo il passo perché i clienti affezionati, per cui siamo sempre un riferimento, non mancano per fortuna». Fra penne, astucci, borse da lavoro, agende, eleganti stilografiche, pennelli e colori a olio, l’approccio al lavoro ha un senso di familiarità e di piena conoscenza di quello che si fa e si vende: «A noi l’inchiostro scorre nelle vene perché siamo un riferimento a livello regionale e non sono per tutte le aziende del settore, ma dobbiamo sempre rimanere sul pezzo e inventarci qualcosa. Ci piace ad esempio creare degli shop nello shop, in sostanza degli angoli esclusivi per un determinato marchio. I nostri fornitori ci sono affezionati, anche perché da noi si servono e si sono sempre serviti artisti, professionisti, famiglie. E poi ci sono periodi dell’anno, l’inizio della scuola ad esempio, che per noi è un anticipo dello shopping natalizio che ci sa dare belle soddisfazioni lavorative».

Fanno una riflessione sulla viabilità della zona: «La nuova viabilità di via Marradi non ci dispiace, anche se il marciapiede con i paletti naturalmente non permette di parcheggiare anche per un acquisto velocissimo. Almeno però per i fornitori, che vengono a consegnare merci e fanno quindi il loro lavoro, bisognerebbe ci sia maggiore tolleranza. Ultimamente abbiamo avuto dei problemi di allagamento dei fondi e ogni volta che pioveva eravamo nel panico. Per corrieri e fornitori in ogni caso abbiamo raccolto le firme come esercizi della zona per creare 20 stalli, anche a rotazione, funzionali alle nostre esigenze, inviandole all’amministrazione comunale. Vediamo se si riesce a migliorare la situazione!».


 

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