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Pistoia, confermate le esenzioni Tari

Pistoia, confermate le esenzioni Tari

In consiglio ratificato l’aggiornamento tariffario per il servizio integrato di gestione dei rifiuti

02 maggio 2024
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PISTOIA. Il consiglio comunale ha approvato la presa d’atto dell’aggiornamento tariffario biennale 2024-2025 per il servizio integrato di gestione dei rifiuti con 20 voti favorevoli (Fratelli d'Italia, Avanti Pistoia per Ale Tomasi Sindaco, Centristi Forza Italia, Amo Pistoia e Lega) e 11 contrari (Partito Democratico, Pistoia Ecologista Progressista e Civici Riformisti). A seguire, la determina delle tariffe Tari 2024 ha registrato 19 voti favorevoli (Fratelli d'Italia, Avanti Pistoia per Ale Tomasi Sindaco, Centristi Forza Italia, Amo Pistoia e Lega) e 11 contrari (Partito Democratico, Pistoia Ecologista Progressista e Civici Riformisti.


La manovra è stata presentata dall’assessora al bilancio del Comune Margherita Semplici: «Oggi andiamo ad approvare la presa d'atto dell'aggiornamento tariffario biennale 2024-2025 da un lato e l'approvazione delle tariffe Tari per il 2024 dall'altro. In merito al primo punto, in questo consiglio comunale siamo meri osservatori di attività e soprattutto di deliberazioni che vengono assunte in sede di Ato (Ambito territoriale ottimale ndr) e a cui il Comune di Pistoia partecipa con una posizione di contrarietà, non tanto rispetto ai meccanismi del Pef (Piano economico finanziario ndr) in sé, quanto al meccanismo più ampio della concessione per la gestione dei rifiuti e più in generale delle politiche di Ato  e anche regionali. La posizione che il Comune di Pistoia ha assunto in sede Ato è ormai da sempre di segno contrario rispetto ai contenuti delle delibere poiché c'è una difficoltà generale a comprendere i meccanismi che determinano la compilazione dei Pef e soprattutto le scelte e gli orientamenti di Ato, che è appunto l'ente pubblico a cui aderiamo obbligatoriamente per quanto riguarda la gestione dei rifiuti. L’altro atto che oggi andiamo ad approvare parte dai 24 milioni di euro circa di costo del servizio e che vengono trasferiti, per meccanismi di legge, sull'utenza. Su questo dato possiamo agire confermando le agevolazioni per le quali ci siamo fortemente spesi negli anni scorsi e che confermiamo anche quest’anno attraverso sistemi di agevolazione per la collina e per la montagna, per le categorie 22, 24 e 27, quindi essenzialmente attività di somministrazione che vedono un impatto particolarmente consistente del tributo sulla propria attività, e per coloro che hanno un Isee particolarmente basso. C’è, quindi, una conferma di agevolazione per coloro che hanno un Isee fino a 4mila euro, da 4mila a 6mila e tra 6mila a 8mila, che è crescente al diminuire dell'Isee, perché vede l'80% dell'agevolazione per un Isee fino a 4mila euro e il 40% dell'imposta dovuta con l'Isee fino a 8mila euro. Oggi il consiglio comunale si muove nella direzione di confermare l'impianto delle agevolazioni definite dall’Amministrazione comunale e prende atto dei contenuti della deliberazione adottata da Ato».


«I contenuti del Pef di Ato non sono chiari e tengono conto di un meccanismo complesso, che ha una pluralità di concause – ha concluso l’assessora – in primo luogo, la storia all'interno della quale si è mosso il Comune di Pistoia per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, che fino a qualche anno fa era di competenza di Publiambiente, con un bacino territoriale molto ridotto rispetto a quello attuale dei 60 e oltre comuni di Alia, nel quale vi erano una serie di benefici di natura ambientale che portavano a un mantenimento dei costi molto più basso degli altri bacini gestiti da Quadrifoglio e Asm. C’è stata, poi, un'attività di trasformazione del sistema di raccolta che è stata intrapresa in tempi recenti e che ha visto il Comune di Pistoia recuperare in breve tempo un divario importante nella produzione di rifiuto indifferenziato. La grande crisi nella gestione dei rifiuti e quindi l'aumento dei costi dovuto alla carenza impiantistica ha avuto un impatto maggiore per i Comuni come il nostro, che avevano un punto di partenza diciamo più basso come livello di raccolta differenziata. Si tratta, in definitiva, di una serie di concause anche legata al sistema impiantistico che da sempre è stato denunciato da questa maggioranza come estremamente carente e estremamente insufficiente per garantire le necessità di Ato».
Il dibattito ha registrato il contributo di molti consiglieri comunali.


«C'è un grande problema ed è il Piano economico finanziario di Alia che è sfuggito di mano -ha sottolineato il capogruppo di Fratelli d’Italia Francesco Pelagalli – una tariffa dei rifiuti in continua e costante crescita ma senza che questa amministrazione abbia inciso per quegli aumenti. È assurdo. I pistoiesi hanno ancora un debito di 30 milioni che nessuno riesce a dire da dove provenga e da quali anni, ma che ogni anno ci ritroviamo nelle bollette. Sappiamo solo che, prima del nostro arrivo, nel passaggio da Publiambiente ad Alia, sono comparsi nei piani economici e da allora ce li trasciniamo dietro perché la tariffa non riesce a riassorbirli. Vorrei rispondere degli aumenti che dipendono dalle nostre scelte e dagli investimenti voluti da noi, eppure non posso farlo, perché qualcuno quel debito ce lo ha "regalato" e siamo costretti a scontarlo, nonostante la nostra raccolta differenziata sia passata dal 2018 al 2022 dal 38 percento al 51 percento».


«Nonostante le tariffe Tari approvate siano interessate da un lieve aumento di circa il 4% – è stato l’intervento del gruppo consiliare Avanti Pistoia per Ale Tomasi Sindaco – appoggiamo con favore la proposta della giunta Tomasi di confermare le previste riduzioni per le fasce di popolazione più in difficoltà: c’è un’attenzione particolare per le utenze della collina e della montagna, per le quali ci sono riduzioni fino al 40%, sono favorite le attività non domestiche che attraverso i patti di collaborazione accolgono nei propri locali ecotappe per il conferimento di specifiche tipologie di rifiuti, inoltre sono incentivate Start-up innovative e aziende formate da giovani imprenditori per i quali è prevista una consistente riduzione della parte variabile, vi sono inoltre importanti riduzioni per chi presenta il modello Isee fino a 8mila euro per finanziare le quali il comune impegna 180mila euro. La partita dei rifiuti, purtroppo, viene disputata a un altro livello e ci risulta pertanto difficile da giocare, ma vogliamo esprimere il nostro sostegno alle scelte di attenzione ai più deboli che la nostra amministrazione ha deciso di fare con le riduzioni previste».


«Pistoia potrebbe fare a meno delle telecamere perchè ci pensano i consiglieri dell'opposizione a documentare i comportamenti scorretti dei cittadini pistoiesi – ha dichiarato la capogruppo della Lega Cinzia Cerdini – non si limitano a fotografare le auto in divieto di sosta, ma si dilettano anche con le foto dei sacchi della spazzatura lasciati fuori dai cassonetti ovviamente per dare ad Alia colpe che non ha. Questa amministrazione ha dimostrato, durante l'ultimo consiglio, di non aver aumentato nessuna tariffa ed è bene che i pistoiesi sappiano che l'aumento della Tari, non dipende da noi. Paghiamo il fatto di esserci svegliati tardi con la raccolta differenziata ma, il male peggiore, ci arriva dalla Regione che ancora non ha capito che, portare fuori Toscana o fuori Italia i rifiuti, ha un costo esagerato e, spaventare la gente con la storia dell'inquinamento dovuta ai termovalorizzatori, è una storia ormai vecchia e superata alla quale non crede più nessuno».


«Esprimiamo parere negativo su tutta la documentazione che riguarda la Tari. Il fatto più allarmante – ha detto la capogruppo dei Civici Riformisti Tina Nuti – è la gravissima distanza fra Ato, che rappresenta tutti i Comuni, e Alia che esegue il servizio di igiene urbana. Il direttore di Ato a chiare lettere ha detto che Alia, oltre a non fornire documenti dovuti relative alle spese, sta realizzando investimenti molto costosi sugli impianti , sulle attrezzature e non ultimo sulle modalità di gestione del servizio. Di questi investimenti anche gli esperti non comprendono quando e come i cittadini riceveranno dei benefici e quindi bollette meno pesanti e migliore servizio. L’amministrazione Tomasi si protegge dietro il voto negativo nell’assemblea Ato, assemblea dei Comuni, sminuendo il fatto che proprio Tomasi ha indicato un suo rappresentante nel Consiglio di amministrazione di Alia che dovrebbe verificare, controllare, indirizzare le scelte della società ed impedire o ostacolare proprio quello che invece sta accadendo. I pugni che Tomasi o chi per lui doveva battere sui tavoli dove si prendono decisioni che ricadono sui pistoiesi, non riescono a scacciare neanche le mosche».

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